di Luca Salomone

Fischio d’inizio per Plma Amsterdam, la fiera delle Mdd organizzata, da 35 anni, da Private label manufacturers association.

L’appuntamento è il 23-24 maggio presso il Centro esposizioni Rai della capitale olandese, anche se oggi, lunedì 22, si tengo alcuni seminari, sotto la regia e con la partecipazione attiva di Arjan Both, vicepresidente senior di Walmart e relatore principale dell’intera manifestazione.

Sempre oggi si attende l’annuncio dei vincitori dei premi internazionali Salute to excellence awards, conferiti ai distributori, ma anche aziende industriali, su autorizzazione del cliente, per l'innovazione e la qualità dei loro prodotti e packaging.

Non solo Europa

Ad Amsterdam ci saranno più di 2.600 aziende espositrici da 70 Paesi, tra cui mille di generi improntati alla sostenibilità. Sono 60 i padiglioni nazionali e regionali e debuttano Argentina, Nuova Zelanda, Singapore e Costa Rica.

I visitatori attesi, tutti di carattere professionale, sono 15 mila da 120 nazioni.

Nell'area ‘Nuovi prodotti’ si metteranno in mostra oltre 500 articoli, mentre, nel cosiddetto ‘Supermercato delle idee’, il pubblico potrà esplorare più di 60 gamme Mdd provenienti da ogni angolo del mondo.

La gamma esposta comprende, ovviamente, tutto il food and beverage, ma anche cosmetici, generi per la salute e la bellezza, casalinghi e cucina, manutenzione, giardinaggio e bricolage, cancelleria e cartoleria.

«Si registra uno straordinario interesse mondiale verso la nostra rassegna – sottolinea, con giusto orgoglio, il direttore di Plma, Jan van Lier -. Non solo l'Europa, ma anche l'Asia e le Americhe si accostano all’evento con un forte desiderio di partecipazione e conoscenza».

L'inflazione non fa paura

L'edizione di quest'anno si tiene in un momento in cui il marchio del distributore ha dribblato l’inflazione, che peraltro non ha risparmiato nemmeno le Pl, acquistando, anche grazie al maggiore costo della vita, un posto sempre più significativo nelle scelte dei consumatori.

Secondo i dati di NielsenIQ si è registrata, nel 2022, un’impennata quasi generale, che ha riguardato 16 nazioni europee sulle 17 monitorate per l'Annuario internazionale Plma dei prodotti a marchio del distributore.

Rispetto al 2021, la quota è aumentata di 1,2 punti, conquistando il 37% del grocery e consentendo alle Mdd di eguagliare un fatturato al consumo di 302 miliardi di euro.

Unica sorpresa la Svizzera, che, però, ha incassato una riduzione di tutto il largo consumo. In questo contesto le private label si sono contratte in maniera lieve, con una perdita dello 0,4% a valore, anno su anno.

Ben 11 mercati hanno mantenuto un’incidenza Mdd ben superiore al 30 per cento, mentre quattro hanno sfondato la soglia del 40 per cento. Parliamo, nell’ordine, della stessa Svizzera (51,6% sempre dal lato dei valori), dei Paesi Bassi (44%), della Spagna (43,3) e del Regno Unito (42,7 per cento).

In Italia l’indicatore si è attestato più in alto rispetto alle misurazioni di altre fonti, eguagliando il 28,2 per cento, un dato che, secondo Plma, ripete la crescita degli ultimi anni, specie grazie all’apporto di surgelati e beni a lunga scadenza.

Categorie e nazioni in passerella

Le nazioni con la maggiore variazione positiva della quota sono state la Repubblica Ceca (+3,5%), il Portogallo (+2,9), ancora la Spagna (+2,2) e l'Ungheria (+2,2).

Nell’anno l’incidenza di mercato delle Pl nei principali bacini europei, ovvero Germania, Regno Unito e Francia, si è piazzata al 38,5%, con un rialzo combinato dell’1,1% sul 2021.

In queste nazioni gli aumenti più significativi sono da attribuirsi agli alimentari a lunga conservazione, ai petfood e alla cartoleria.

Non è tutto: la Germania e il Portogallo si sono distinte come le uniche aree che hanno fatto segnare variazioni positive in tutti i segmenti, alimentari e non.

Le quote Mdd sono lievitate anche in Europa orientale: i deperibili hanno archiviato uno straordinario sviluppo, del 7,2 per cento nella Repubblica Ceca, mentre i cibi per animali domestici sono saliti del 4,5% in Ungheria.

Bene anche per la Grecia, dove la quota ha sfiorato il 23%, con un impulso positivo del'1,3% sul 2021, guidato da dolciumi e snack.

Secondo i dati raccolti da NielsenIQ, inoltre, i cibi, sia freschi che surgelati, gli articoli in carta e gli alimenti a lunga conservazione rappresentano oggi le prime tre categorie, con un peso, sommato, del 50% per un totale di 212,8 miliardi nei 17 Paesi.

Le vendite totali, infine, hanno compiuto un balzo di 25 miliardi sull’anno 2021.

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