di Emanuele Scarci

Più ricavi e meno margini, in controtendenza rispetto ai dati del 2023. Caffè Borbone ha chiuso il primo semestre del 2024 con ricavi di 166,7 milioni di euro, +8%, un Ebitda di 37,4 milioni (-9,1%) e un utile in calo da 14,8 milioni a 12,8. L’azienda segnala “l’ottima performance della Gdo” pur senza specificarne la quota. Soddisfacente anche “l’estero, che cresce oltre il 50%” e che fa riferimento al recente ingresso diretto sul mercato americano.

«Il percorso di crescita e sviluppo di questa prima parte dell’anno - ha dichiarato Marco Schiavon, ad di Caffè Borbone - è il risultato di una strategia di business pianificata per affrontare l’aumento dei costi della materia prima, in particolare del caffè Robusta, che ha raggiunto picchi record. Una strategia che limita il più possibile i rincari dei prezzi al pubblico e che si è dimostrata efficace. Per fine anno stimiamo di superiore i 300 milioni di ricavi con cui abbiamo concluso l’esercizio precedente».

Il crudo drena margini

L’Ebitda è stato di 37,4 milioni con una marginalità del 22,4%, in netto calo rispetto al 26,7% del primo semestre 2023 e al 26,5% dello scorso dicembre, ma ciò è influenzato dai livelli record del caffè crudo Robusta: oggi oscilla a meno del 10% sotto i massimi storici. La posizione finanziaria netta di Caffè Borbone è negativa per 29,4 milioni, già al netto della distribuzione di dividendi per 35 milioni effettuata nel primo semestre. Neutralizzando il pagamento dei dividendi, la generazione di cassa nel semestre è negativa per 11,3 milioni più che giustificata dall’assorbimento del capitale circolante pari a 25 milioni dovuta alla crescita del magazzino di caffè crudo.

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