Il Consorzio Casalasco del Pomodoro rappresenta la prima filiera italiana nelle conserve di pomodoro e la terza a livello europeo associando circa 370 le aziende agricole che conferiscono il pomodoro fresco ai 3 stabilimenti di produzione per 307 milioni di Euro il fatturato consolidato del 2019. L’export rappresenta il 67% dei ricavi, con oltre 2.200 diverse referenze. Indipendentemente dal fatto che si tratti di prodotti a marchio di proprietà (Pomì e De Rica i principali) o che si produca per conto terzi (co-packing per multinazionali o Private Label per catene distributive) le novità sono un carattere distintivo dell’azienda. Fra queste lo sviluppo di prodotti a base di pomodoro a “Residuo Zero”, per un’ulteriore diminuzione sull’impatto ambientale e per l’offerta al consumatore di un prodotto eccellente.
L’attenzione all’ambiente e ai consumatori sono due dei capisaldi del Consorzio, tant’è che per il secondo anno consecutivo ha pubblicato il proprio Bilancio di Sostenibilità (relativo all’anno 2019). Il Bilancio di Sostenibilità è uno strumento di comunicazione volontario attraverso il quale si condividono le attività dell’azienda, non limitandosi ai soli aspetti economici e finanziari, ma anche dal punto di vista della sostenibilità, non solo ambientale. I dati riportati nel Bilancio sono stati anche sottoposti a una misurazione delle performance rispetto ad altre aziende di riferimento nel settore Food & Beverage. In base ai risultati, il Consorzio Casalasco ne è uscito con un alto livello di capacità di gestione. Il documento conclusivo del Bilancio riporta che: “Il risultato è frutto di un percorso di sostenibilità maturato progressivamente che ha visto allineare sempre più la missione aziendale allo sviluppo sostenibile delle attività. Gli elementi centrali della strategia del Consorzio corrispondono alla ricerca dell’eccellenza della qualità di prodotto e alla tracciabilità lungo la filiera delle materie prime, per mezzo di tecniche innovative nel ciclo produttivo e di una gestione efficace della catena di fornitura, selezionata e valutata secondo fattori ESG (Environmental, Social and Governance)”.
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