Quello della sostenibilità è un asset valoriale ormai centrale per le
aziende, divenuto sempre più importante nelle scelte dei consumatori e oggetto
di dibattito politico ed economico, è imprescindibile quindi impegnarsi
attivamente su questo fronte. Melinda lo fa da sempre perché l’attenzione
all’ambiente fa parte del Dna delle 4mila famiglie di soci produttori, dediti a
preservare e valorizzare il territorio in cui crescono le famose mele dal
bollino blu, la cui eccellenza è ampiamente riconosciuta e in larga misura deriva
proprio dalla terra unica in cui nascono e crescono.
Le Celle Ipogee, un sito unico al
mondo
Sono molti i passi compiuti in questi anni dal Consorzio della Val di Non
nell’ottica della riduzione dell’impatto ambientale. A cominciare
dall’adozione, da parte di tutti i soci, di metodi di coltivazione sostenibili
e dall’adesione ai disciplinari per la Produzione Integrata e Biologica.
È soprattutto grazie alla cura quotidiana che i frutticoltori dedicano ai
meleti se le 400mila tonnellate di mele prodotte
ogni anno possono vantare una qualità elevata e costante, nel pieno rispetto
del territorio. Fiore all’occhiello
delle politiche di sostenibilità di Melinda sono le Celle Ipogee: un vero e proprio frigorifero
naturale realizzato nel cuore della roccia Dolomia, nella Miniera di Rio
Maggiore. Questo impianto, il primo e unico al mondo per la frigoconservazione della
frutta in ambiente ipogeo (cioè sottoterra) e in condizioni di atmosfera
controllata, consente di abbattere le
emissioni di CO2 riducendo i consumi di energia elettrica. Inoltre, prevedendo il riuso delle cavità sotterranee create dall’attività
estrattiva in corso, rappresentano un perfetto esempio di economia
circolare ed evitano la
costruzione di nuovi magazzini in superficie, annullando così anche l’impatto
paesaggistico e acustico.
Le
altre azioni a sostegno del territorio
L’impegno di Melinda per l’ambiente si traduce inoltre in:
- utilizzo di energia proveniente al 100% da fonti rinnovabili;
- ricorso all’irrigazione a goccia, che permette di ridurre gli sprechi di oltre il 30% rispetto a quella a pioggia;
- ricerca di imballaggi sempre più a basso impatto;
- collaborazione con Netafim per l’adozione di un impianto altamente tecnologico per i trattamenti fitosanitari;
- progetti di ricerca per una sempre maggiore sostenibilità;
- investimenti nelle varietà club, in nome della differenziazione.