“La Valorizzazione del grano duro italiano e le nuove sfide del mercato globale” è stato il tema di una Tavola Rotonda organizzata dal Pastificio Granoro presso il CREA CI di Foggia. Osservato speciale il grano duro e la produzione pastaria, simboli del Made in Italy oggi sempre più insidiati dal mercato globale. Su scala mondiale si producono 14,3 milioni tonnellate di pasta l’anno e l’Italia è leader, con 3,36 milioni di tonnellate. Seguono gli Usa con 2 milioni di tonnellate, terza la Turchia, considerata un temibile competitor capace negli ultimi cinque anni di incrementare la produzione del 77% fino a raggiungere 1,5 milioni.
Da questo scenario Granoro, oggi una tra le più importanti realtà produttive italiane nel settore della pasta secca di semola di grano duro, rilancia con forza l’idea di fare sistema tra Industria e Settore Primario per sostenere in maniera alternativa l’agricoltura italiana attraverso gli accordi di filiera.
Il Pastificio Granoro, pioniere nell’ideazione dei contratti di filiera, ha promosso e incentivato concretamente la valorizzazione del proprio territorio e della sua Puglia, ideando nel 2012 la linea “Dedicato”, pensata per promuovere i prodotti agricoli coltivati nel Tavoliere e al tempo stesso creare una sinergia diretta fra agricoltori, industria e consumatori, incentivando i primi in maniera sostenibile a produrre in qualità attraverso l’adozione di buone pratiche agricole e l’utilizzo di sementi certificate e garantendo ai consumatori un prodotto tracciato dal campo alla tavola. Cardine principale di questo modello di agricoltura è la creazione di un sistema di relazioni dirette senza corpi intermedi fra i contraenti, abituandoli a dialogare in modo da mettere in campo la più assoluta trasparenza al fine di ottenere reciproco beneficio.
Le previsioni dell’ultimo raccolto che le 230 aziende agricole (divise fra Coop Agricola Fra’ Coltivatori di Apricena, la OP Mediterraneo e la Semidaunia di Cerignola) protagoniste del progetto Granoro “Dedicato” stimano una produzione attesa di 15.000 tonnellate su una superfice coltivata di quasi 5.000 ettari. Le prospettive prevedono la conversione di gran parte della propria produzione di pasta all’utilizzo del grano ottenuto dalla Filiera 100% Puglia.