DHL
Supply Chain, leader mondiale e italiano di soluzioni di logistica integrata, prosegue
il proprio impegno nell’ambito della sostenibilità attraverso il progetto
GoGreen – “Zero Emission by 2050”.
Obiettivo?
Riduzione delle emissioni di CO2 del 50% entro il 2025 e azzeramento totale entro
il 2050.
Per
diventare un’azienda di Green Logistics, però, servono anche tanti piccoli
passi di miglioramento costante. E’ per questo che DHL Supply Chain sta
certificando i proprio dipendenti perchè diventino dei “Green Specialist” e,
per le attività di imballo, ricerca continuamente materiali alternativi alla
plastica. Per esempio è stato ridotto, in termini di spessore, il film utilizzato
per la termoretrazione degli imballi, sceso dai 60-90 micron tradizionali ai
35, dimezzando così la quantità di plastica immessa nell’ambiente. Per le
confezioni in carta, invece, l’azienda punta su materiale riciclato, ovviando
all’impiego di cellulosa e limitando la deforestazione.
E’
di nuova introduzione nei magazzini di DHL Supply Chain un’efficace alternativa
al tradizionale nastro adesivo sostituito ora dal PLA: una plastica vegetale in
grado di auto-decomporsi se dispersa nell’ambiente, già adoperata in
sostituzione del polipropilene nella realizzazione dei sacchetti per la
raccolta dell’umido.
Al
momento, DHL Supply Chain sta conducendo una serie di studi che porteranno
all’eliminazione della reggia di sicurezza, il sottile strato di plastica
protettiva non riciclabile, utilizzato per rivestire materiali di alto valore
tecnologico (televisori o elettrodomestici).
E il materiale plastico di imballo, il tradizionale Pluriball, spesso indispensabile per il confezionamento? DHL Supply Chain ha investito in un macchinario che produce dei “tubi” di cartone riciclato, perfetti per riempire gli spazi vuori del packaging e soprattutto... più Green!