Molti di voi in queste settimane si stanno chiedendo cosa sia successo al famoso marchio di tè e infusi Clipper, sempre più sostituito a scaffale e nella comunicazione dal brand name Cupper. Niente misteri: Clipper e Cupper sono semplicemente due diverse declinazioni dello stesso marchio. Il nome Cupper viene usato dai mercati spagnolo, tedesco e da poco da quello italiano, mentre il nome Clipper per i restanti mercati.
Il Marchio inglese, distribuito in
Italia da Abafoods, è nato nel 1984,
quando due coniugi appassionati hanno deciso di condividere il loro amore per
il buon tè con la promessa di un approvvigionamento etico e di una produzione
naturale. Tali principi hanno sempre guidato il brand, che dalla cucina del
Dorset ora è arrivato ad operare a livello internazionale in oltre 50 Paesi
fino a diventare il primo marchio di tè
Fairtrade del mondo.
La partnership tra Cupper e Fairtrade
dura da 25 anni, nel corso dei quali l’azienda inglese ha sostenuto i
produttori di tè in India e altri paesi con 4 milioni di sterline di Premio Fairtrade investiti in infrastrutture
per lo sviluppo locale. I dipendenti delle piantagioni di tè decidono in
maniera democratica come investire questi fondi. Negli anni gli investimenti
più sostanziosi sono stati destinati al risanamento delle abitazioni, alla
costruzione di ospedali e scuole e all’assunzione di medici e insegnanti, alla
fornitura di acqua ed elettricità, alla formazione delle donne e
all’istituzione di fondi pensionistici per i raccoglitori anziani.
Il senso etico e la costante ricerca di
sostenibilità che contraddistinguono Cupper non riguardano solo la scelta
di materie prime biologiche e Fairtarde, ma anche il packaging: il tè e gli
infusi sono confezionati in bustine non sbiancate chimicamente e le scatole sono completamente biodegradabili.
Al nuovo nome per il mercato italiano si
aggiungono anche il pack in italiano, i filtri imbustati singolarmente e nuovi
gusti: oggi Cupper offre in Italia una gamma di 23 referenze biologiche di cui ben otto certificate Fairtrade – sei
tè verdi e due neri. Nel canale della GDO, nello specifico, l’offerta è di 12
referenze di cui 3 certificate Fairtrade.
Per maggiori informazioni sulla certificazione Fairtrade: www.fairtrade.it