Quella
dell’industria italiana del packaging è una crescita che si sta provando
costante ormai da diversi anni senza mostrare segni di rallentamento. Nel 2018,
tale crescita aveva superato i 33,4 miliardi di euro di fatturato,
il 2,6% in più rispetto all’anno precedente. Se consideriamo come sono cambiati
negli ultimi anni gli equilibri di vendita e i rapporti tra produzione e
consumatore, questi dati non dovrebbero stupire: il packaging rappresenta oggi
un legame fondamentale tra l’azienda e il cliente. Elemento centrale nei
rapporti di vendita, l’imballaggio smette di essere comparsa e diventa
protagonista, raccontando una storia e rappresentando un’opportunità
imperdibile per i brand italiani. Oggi, di fianco ad una crescita vertiginosa
del mondo e-commerce, il ruolo del packaging va ripensato per rispondere ai
nuovi bisogni del consumatore moderno: un packaging unico, focalizzato sulla
user experience, capace di integrare il digitale con l’offline e in grado di
veicolare i valori aziendali. Vediamo quindi quelle che negli ultimi mesi del
2021 si sono profilate come le principali tendenze nel mercato italiano degli
imballaggi, e che vedremo come protagoniste nel 2022.
Il
packaging come esperienza
Il
cliente oggi non cerca più solo il prodotto, ma un’esperienza in grado di
completare il suo acquisto e donargli un vero e proprio valore aggiunto. Tale esperienza
parte dal sito web e dalla comunicazione digitale del brand, procede con le
modalità di acquisto proposte e la qualità dell’assistenza al cliente e prende
finalmente forma nel pacco che il consumatore riceve a casa sua. Come creare
tale esperienza con il packaging? Le tecniche sono varie e dipendono dal
prodotto in questione e dal relativo mercato di riferimento. Ad esempio, se il
prodotto è un capo di abbigliamento, si potrà rendere unica l’esperienza del
cliente utilizzando confezioni e adesivi contenenti il nome del brand o
inserendo un ringraziamento personalizzato per il destinatario. Nel caso di un
prodotto alimentare, magari da asporto, un packaging brandizzato con logo e nome dell’azienda,
o decorato con stampe originali magari adattate a festività e stagioni, sarà
sicuramente di grande impatto per l’acquirente, creando un immediato legame tra
produttore e consumatore.
Sostenibilità
e valutazione del brand
Il
tema della sostenibilità ambientale è oggi centrale nelle scelte d’acquisto:
nel 2020, il segmento di consumatori attenti all’ambiente durante i propri
comportamenti d’acquisto è cresciuto in modo massiccio sia a livello globale
che nazionale, dove ha raggiunto il 23% dei consumatori italiani. In generale,
il fattore sostenibilità sembra essere decisivo nelle scelte di acquisto di
buona parte dei consumatori: questo riguarda senza dubbio il prodotto finale,
ma anche il packaging. Per il 41% dei consumatori il packaging è infatti il primo fattore di sostenibilità su cui basare la valutazione di un brand:
diventa allora fondamentale scegliere imballaggi riciclabili, in modo parziale
o, ancora meglio, totale, creati con materiali riciclati o addirittura
biodegradabili. Oggi, attraverso le tecnologie disponibili nel campo della
trasformazione delle materie prime vegetali e degli scarti alimentari, è
possibile ottenere rivestimenti plastici biocompatibili che non impattano
sull’ambiente pur mantenendo le prestazioni della plastica tradizionale.
Integrazione
con il mondo online
Infine, non possiamo dimenticare il ruolo centrale che oggi il digitale ha su quasi ogni aspetto della vita umana, abitudini di acquisto incluse. Se il mondo online è il principale luogo in cui oggi i consumatori si informano sul mercato di interesse, effettuano i propri acquisti e si mantengono in contatto con brand e aziende, diventa allora necessario creare un legame tra questo e il mondo offline, dove il prodotto finale viene ricevuto. È qui che piccole accortezze possono rivelarsi vincenti: un adesivo con logo e dominio web dell’e-commerce, una cartolina contenente un codice sconto da utilizzare sul sito web, un QR code rimandante alla pagina internet dedicata agli ultimi prodotti arrivati, e via dicendo. Con un costo irrisorio, si può creare un legame tra offline e online capace di fidelizzare il cliente e rendere più fluida la comunicazione del brand.