Un barlume di ottimismo gli italiani lo conservano, invece, quando sono chiamati a giudicare la propria situazione familiare: se la maggioranza continua a ritenere che non cambierà molto nel 2011 (58%, era il 67% nel 2009), sale sensibilmente il numero di chi auspica un miglioramento (dal 13% del 2009 al 24%).
Il livello di risparmio ripiega e la propensione dei nostri connazionali perde lo 0,7% nel trimestre luglio-settembre 2010 su aprile-giugno. Per contro aumenta leggermente il livello di investimento delle famiglie.
Passiamo alle aziende. Appaiono in lieve miglioramento, nel trimestre, i livelli di profitto delle società non finanziarie. In crescita anche il risultato lordo di gestione e il valore aggiunto. Migliorano anche i livelli di investimento.