di Luca Salomone

L’Agcm cambia parere e, dopo avere bocciato la fusione, tramite Frozen Investements (Investindustrial) e Sammontana finanziaria (famiglia Bagnoli), che porterà al controllo congiunto di Sammontana e Forno d’Asolo, autorizza il deal, ma solo sotto certe condizioni. Del resto la vigilanza aveva disposto, il 6 maggio, una sospensione immediata, ma si era riservata il diritto di istruttoria.

A fine procedimento l’Antitrust, dopo avere ribadito, in dettaglio, il concetto di concentrazione, impone la dismissione, a favore di un operatore concorrente, di una non meglio identificata società, già autonomamente attiva sul mercato, e detentrice di propri impianti produttivi, capacità distributiva e marchi affermati.

Inoltre, viene richiesto l’impegno a non acquistare imprese attive nella distribuzione dei prodotti da forno in Italia, né aziende operative (nel nostro Paese) nella produzione e commercializzazione di prodotti da forno per la prima colazione e che abbiano un fatturato significativo.

I due protagonisti provvederanno anche a cedere gli attuali contratti di concessione tra Forno d’Asolo e Froneri Italy (Nestlè italiana) per la distribuzione di gelati e prodotti da forno per la prima colazione in alcune delle nostre province, con la possibilità, per il subentrante, di servirsi, senza ostacoli, degli agenti di Forno d’Asolo per la vendita dei prodotti oggetto della concessione stessa (sempre inerente agli alimenti da forno surgelati e gelati).

In Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Veneto, Toscana, Sardegna, Sicilia, Calabria e Basilicata (ossia le aree dove è maggiore il divario fra la rete di vendita delle parti e quelle dei concorrenti in termini di capacità distributiva), l’Autorità ha imposto - per un periodo di cinque anni, estendibile di altri cinque - misure per eliminare, o non prevedere esclusive (di diritto o di fatto) per la vendita di prodotti da forno per la prima colazione surgelati con gli agenti e gli operatori logistici delle parti.

“In questo modo – conclude l’Authority - si permette ad altre aziende del settore di utilizzare tale capacità di distribuzione, per contrastare l’accresciuto potere di mercato delle società coinvolte. È inoltre prevista la liberazione di spazio presso gli operatori logistici, nel caso di saturazione dello stesso, a vantaggio dei concorrenti. L’insieme delle misure – si legge ancora - ha l’obiettivo di garantire che la nuova entità, risultante dalla concentrazione, sia soggetta a una pressione competitiva adeguata, mediante la cessione di parte dell’impresa e il miglioramento degli sbocchi distributivi dei competitor”.

Al momento le parti interessate non hanno rilasciato commenti. Ma il taglio è vigoroso.

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