Il primo quotidiano sulla GDO
Aggiornato al 26 Aprile 2024 - ore 16:00
La colazione al bar sembra in declino, a discapito del primo pasto della giornata sempre più spesso gustato tra le mura domestiche. Private label e prodotti in promozione non mancano nei carrelli della spesa degli italiani.
In controtendenza rispetto ai consumi generali, calano le vendite di vino da tavola e crescono le bottiglie di fascia medio-alta. Nel 2008 gli italiani hanno acquistato meno vino in gdo, ma hanno scelto etichette tipiche da 5 euro in su.
Cresce a un tasso annuo del 31% l’e-commerce italiano e si conferma una valida opportunità per le realtà imprenditoriali per uscire dalla crisi.
Ha analizzato diversi aspetti del mondo dei consumi della fascia di popolazione più giovane il seminario tenuto nei giorni scorsi da Gfk Eurisko dal titolo I giovani non rinunciano - Teen, post teen e kids alla ricerca dei consumi di identità e progetto.
Nel 2008 ha superato i 14 miliardi di euro la spesa effettuata dalle famiglie italiane per non far mancare sulle tavole l’ortofrutta. La gdo si è confermata il canale preferito per gli acquisti.
Quella della surgelazione è giudicata dai consumatori una tecnica di conservazione tra le migliori. Verdure, minestroni e zuppe sono i surgelati preferiti dalle famiglie italiane.
I consumi sono cresciuti dell’8% e gli italiani preferiscono i gusti classici, come la nocciola, a discapito di quelli esotici.
Il telefono cellulare, internet e le attività tradizionali di advertising influenzano le scelte di acquisto di 7,2 milioni di italiani. Le aziende però non valutano con attenzione queste dinamiche.
Chi convive o è spostato risparmia circa 1/3 della spesa media mensile che affronta un single per acquistare i generi alimentari.
L’editoria audiovisiva ha tirato un sospiro di sollievo durante il periodo natalizio grazie alle vendite, circa 900mila pezzi, registrate da dvd e blu-ray disc.
Doveva essere un Natale austero e caratterizzato da una forte contrazione degli acquisti da parte delle famiglie italiane. Ma così non è stato.
Crescono i consumi di spumante made in Italy, che in occasione del Natale 2008 registrerà oltre 80 milioni di bottiglie aperte tra le mura domestiche e nel canale horeca.
La perdita del potere d’acquisto spinge gli europei a limitare le spese per le imminenti festività natalizie. I consumatori privilegeranno l’acquisto di regali utili e bandiranno quelli superflui.
La generale crisi dei consumi colpisce anche frutta e verdura fresche che vengono acquistate dalle famiglie italiane in quantità minori.