Numeri che confermano, in ogni caso, come gli alimenti surgelati non siano più considerati emergenziali dalle famiglie italiane, bensì sicuri, di alta qualità ed in grado di esprimere un contenuto di servizio indispensabile nello stile di vita di ampie fasce della popolazione nazionale, che sempre meno tempo hanno oggi da dedicare alla cucina.
Ancora una volta il comparto dei vegetali si sta rivelando il più importante in termini di volumi, con un progresso di circa lo 0.5%; bene anche le patate surgelate, che confermano un elevato gradimento da parte del consumatore con consumi in linea a quelli del 2012.
L’ittico surgelato, dopo un primo trimestre decisamente positivo, ha scontato una successiva consistente perdita di domanda (circa un – 4%), dovuta a difficoltà economiche e alla conseguente ricerca da parte del consumatore di alternative a più buon mercato, ad esempio il prodotto decongelato; ancora apprezzabili performance per pizze e snack, che evidenziano totali in parità rispetto all’anno precedente o in leggerissima flessione (- 0.3/0.4%).
Un comparto che continua a scontare la contingenza negativa è quello dei piatti ricettati, con un’ulteriore perdita dell’11%; il dato fa comprendere come il consumatore, malgrado il grande apprezzamento da sempre mostrato verso questa categoria di prodotti sottozero, sia costretto attualmente a rivolgersi verso preparazioni decisamente più economiche, con un indubbio gap organolettico e qualitativo.
I surgelati vantano comunque una serie di plus che, a giudizio dell’IIAS (Istituto Italiano Alimenti Surgelati), potranno sostenere un ulteriore sviluppo del comparto. Dati ormai per acquisiti elementi irrinunciabili come qualità e sicurezza, i prodotti frozen vantano infatti una forte componente di servizio. A loro favore può giocare, inoltre, la capacità di proporre una vasta offerta porzionata che consente di evitare sprechi. Infine, a differenza di quanto accade nel fresco, i surgelati possono sfruttare la leva promozionale, ormai divenuta uno dei fondamentali driver negli acquisti alimentari.