L’Osservatorio Macfrut-GfK, nel primo trimestre 2014 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ha confermato l’ennesima erosione dei consumi a volume (-1.9%), aggravata dalla diminuzione dei prezzi che ha portato l’indotto a valore verso il -5,7%. Analizzando i dati nel dettaglio, sono state le verdure a presentare i maggiori problemi con una diminuzione del 2.7% a volume e dell’8.7% a valore.
Tra i prodotti che hanno segnato gli andamenti peggiori vanno indicati gli agrumi, bilanciati dalla crescita della frutta esotica, e quella di pomodori e carote per quanto riguarda le perdite a valore. La questione dei trend negativi nei consumi è situazione ormai strutturale: basti pensare che negli ultimi 5 anni il consumo domestico di ortofrutta del primo trimestre è calato di quasi il 10%, sia a valore che a volume.
Calano i prezzi nella distribuzione ma non serve, come del resto tutti gli sforzi dei programmi per il rilancio dei consumi. Neanche la spinta morale del consumatore, stimata dall’Istat nell’ultimo periodo, riesce a contrastare il trend negativo del comparto ortofrutticolo.
Come orientarsi quindi? “E’ necessario un forte volano che faccia ripartire la macchina”, evidenzia Domenico Scarpellini, presidente di Cesena Fiera, “a cui Macfrut 2014 risponde anticipando le tematiche di Expo 2015, evento per il quale si stimano 21 milioni di visitatori di cui il 70% di origine italiana. E’ l’occasione per generare tanti contatti e collaborare, ad esempio, con il settore del benessere e della nutrizione, come grandi motori trainanti nel rilancio della crisi. Ne è già un esempio la categoria dei cibi salutari che secondo GfK raggiunge il 70% delle famiglie italiane e, secondo Nielsen, sono aumentati in un anno di oltre il 17% a volume. Per analizzare al meglio il tema, creare opportunità e generare soluzioni, Macfrut 2014 organizzerà un convegno ad hoc, poiché crediamo fortemente che sia un’occasione da non perdere”.