Dopo anni di crisi, il mercato digitale italiano (informatica, telecomunicazioni e contenuti digitali) ha finalmente ha ripreso a crescere. Nel giro di un anno è passato dal -1,4% del 2014 al +1,5% del primo semestre 2015 e a una previsione annua 2015 rivista al rialzo dall’1,1 all’1,3%. L’inversione di rotta spicca dal raffronto dei dati semestrali: l’attuale +1,5% segue al -3,1% dello scorso anno.
Già a un primo livello di disaggregazione, i dati indicano che al ricupero hanno concorso po’ tutti i comparti. Anche i servizi di rete, che nel primo semestre dello scorso anno erano caduti del 9,2%, sulla spinta del calo delle tariffe, trascinando al ribasso l’intero mercato. La stabilizzazione di questa componente, che pesa per un terzo (11.980 milioni), dell’intero mercato digitale), non ha più cancellato la crescita delle altre: Servizi ICT a 5.096 milioni (+ 0,3% a fronte del -2,4 dell’anno prima); Software e Soluzioni ICT a 2.732 milioni (+4,5%), Dispositivi e Sistemi a 8.275 milioni (+0,5%), Contenuti Digitali e Digital Advertising a 3.500 milioni (+9,3%).
Il mercato dei dispositivi e sistemi è quello che più ha subito lo spostamento dell’attenzione dalla materialità alla funzionalità dell’ICT. È infatti cresciuto di poco (+0,5%) e in modo molto asimmetrico.
E’ calata la componente PC (-4,4% in volumi, per effetto di un calo di tutti i segmenti: - 5,6% server, -7% desktop, -3% laptop) e dei tablet (-14%, concentrati sul solo mercato consumer, oramai saturo in carenza di sostanziali novità), mentre hanno spinto gli smartphone, cresciuti del 7,4% a 1.430 milioni, trainati dall’interesse alle nuove applicazioni in mobilità. Interesse reso ancora più evidente dalle crescite rilevate nel primo trimestre 2015 sul primo trimestre 2014 per le SIM con traffico dati: (+16,5%, a 45,1 milioni di unità) e il traffico su rete mobile (+ 49,1%, per 158 milioni di gigabyte).
Il comparto del software e delle soluzioni ICT, già in ripresa lo scorso anno, ha mostrato nell’insieme ancora più brio, raggiungendo a meta anno 2.732 milioni (+4,5%).