“Parte in sordina il mercato pubblicitario nel 2015 dopo la buona performance dell’autunno - spiega Alberto Dal Sasso, TAM e AIS Managing Director di Nielsen - Gennaio esprime ancora una fase di attesa per le aziende del nostro paese; il Quantitative Easing d’altra parte è partito questa settimana e presto dovremmo cogliere gli effetti sull’economia reale, cosi come la parità Dollaro/Euro potrà favorire l’export”.
Relativamente ai singoli mezzi, la TV chiude il mese con un calo del -4.8%, con andamenti differenti al suo interno. I quotidiani confermano il decremento che questo mese si attesta a -9.5%. I Periodici, dopo il lieve miglioramento degli ultimi mesi dell’anno, chiudono gennaio con un -5.0%.
Gli investimenti sul mezzo Radio risultano stabili a +0.4%, confermando l’andamento migliore rispetto al totale mercato, Internet, relativamente al perimetro attualmente monitorato in dettaglio, evidenzia un calo pari a -10.4%. Le nostre stime desk sul digitale in generale (aggiungendo dunque la porzione di mercato non monitorata in dettaglio) per il mese di gennaio porterebbero il web in terreno positivo vicino all’8%.
Ancora in trend negativo il Cinema (-3,7%) e il Direct Mail (-26.2%). L’Outdoor e il Transit sono i mezzi in controtendenza, in crescita rispettivamente del 7.4% e del 28.5%.
Per quanto riguarda i settori merceologici, se ne segnalano 9 in crescita, con un apporto di circa 12 milioni di euro. Per i primi comparti del mercato si registrano andamenti differenti nel periodo cumulato: alla crescita della Distribuzione (+2.8%, pari a 0.5 milioni) e dei Media/Editoria (+10.9%, circa 2.5 milioni), si contrappongono un calo dell’Automotive (-4,3%, circa 2.5 milioni) e la frenata delle Telecomunicazioni, che con circa 10 milioni in meno di investimenti rispetto allo stesso mese del 2014 registrano una performance negativa del -29.6%. I maggiori apporti alla crescita arrivano da Informatica/Fotografia (+89.4%) e Giochi/articoli scolastici (+62.6%), che complessivamente incrementano l’investimento di 2.6 milioni.
“Il mese di febbraio sembrerebbe dalle prime informazioni ancora difficile – continua Dal Sasso - mentre marzo in tendenza migliore. Il secondo trimestre potrà dare un’idea più chiara dell’andamento del 2015, anche perchè l’Expo sarà una realtà in atto. Vedremo come l’Italia, in tutti i settori sarà stata capace di sfruttare al meglio una chiara e non comune occasione di rilancio nella vetrina internazionale” – conclude Dal Sasso.