Il mercato degli investimenti pubblicitari nei primi dieci mesi dell’anno chiude a -3,4% rispetto allo stesso periodo del 2013, pari a circa 176 milioni in meno.
Relativamente ai singoli mezzi, la TV è in leggero calo, registrando una riduzione dello 0,9% nel periodo gennaio – ottobre, con andamenti differenti al suo interno, giustificati anche dagli eventi sportivi dell’estate.
Nei primi dieci mesi dell’anno, i quotidiani confermano il calo del -10,1%. I Periodici scendono sotto la doppia cifra negativa, a -7,8%. Gli investimenti sul mezzo Radio, grazie all’andamento positivo degli ultimi due mesi, si riducono in misura leggermente minore rispetto al totale mercato, perdendo il -2,5% per il periodo cumulato. Internet, relativamente al perimetro attualmente monitorato, torna in positivo, chiudendo a +0,2%.Ancora negativi i trend del Cinema (-27,1%) e del Direct Mail (-8%). L’Outdoor, congiuntamente al web, è l’unico mezzo in controtendenza: +1,5%.
Per quanto riguarda i settori merceologici, se ne segnalano 10 in crescita, con un apporto di circa 150 milioni di euro. Per i primi comparti del mercato si registrano andamenti differenti nel periodo cumulato: alla crescita degli Alimentari (+1,5%, pari a 9 milioni) e della Distribuzione (+5,9%, circa 15 milioni), si contrappongono un notevole calo dell’Automotive (-6,4%, circa 33 milioni) e la frenata delle Telecomunicazioni, che con circa 132 milioni in meno di investimenti rispetto agli stessi dieci mesi del 2013 registrano una performance negativa del -31,6%.
I maggiori apporti alla crescita arrivano da Finanza / Assicurazioni (+20,4%), Giochi / Articoli scolastici (+22,5%) ed Elettrodomestici (+14,5%), che complessivamente incrementano l’investimento di 56 milioni.
“Visti i segnali che oggi abbiamo a disposizione - conclude Dal Sasso - possiamo pensare a un novembre migliore degli ultimi mesi, anche se non sufficiente a portare una reale inversione di tendenza sulla previsione di chiusura anno, in linea con l’andamento degli ultimi 10 mesi. Ci auguriamo che la stagione delle riforme possa contribuire a liberare risorse e contribuire a una ripresa anche nel nostro mercato”.