Secondo i dati diffusi dal Ministero dei Trasporti il mese di maggio si è chiuso con 187.631 immatricolazioni di auto nuove, segnando un +27,3% rispetto allo stesso mese del 2015.
Commenta il presidente di Federauto, Filippo Pavan Bernacchi: “È giusto ammettere che questo mese ci aspettavamo un rallentamento. Un incremento, certo, ma simile ad aprile del +11%. Questo +27,3% di maggio è un risultato in linea con il primo trimestre dell’anno e supera ogni più rosea aspettativa. Probabilmente le promozioni continuano a raccogliere il consenso dei clienti, come pure il super ammortamento per le aziende. Però crediamo ci sia anche dell’altro, ossia una forte pressione delle case su canali come il noleggio e le kilometri zero. Questo perché sul fronte degli ordini di maggio non abbiamo riscontrato l’effervescenza delle targhe”.
Interviene Maurizio Spera, presidente dei concessionari Volkswagen-Audi: “A maggio dobbiamo segnalare gli ottimi risultati del canale aziende, grazie all’agevolazione del super ammortamento. Auspichiamo che questa misura sarà disponibile anche nel 2017”.
Conclude Pavan Bernacchi: “In questo momento il mercato dell’auto vive una fase di crescita dovuta, in misura determinante, all’impegno finanziario di case automobilistiche e concessionari che si tramuta in offerte promozionali impattanti. Promozioni che purtroppo, per la loro onerosità, non possono essere strutturali. Il Governo ha dato una mano introducendo il super ammortamento sui beni strumentali. Considerato che il settore auto, sia per la parte produttiva sia per quella distributiva, sta sostenendo la crescita del Paese in una fase in cui le difficoltà economiche non sono superate, ci piacerebbe confrontarci con il nuovo Ministro per lo Sviluppo Economico, Carlo Calenda, a cui facciamo i nostri migliori auguri. Sul tavolo non c’è solo il tema della scadenza al 31 dicembre del super ammortamento, ma un discorso più ampio che riguarda la mobilità urbana di persone e merci, la qualità dell’ambiente e la politica fiscale su tutti gli autoveicoli. Vorremmo anche parlare di bollo auto perché come è gestito dalle Regioni proprio non funziona, né per i professionisti del settore né per gli utenti. C’è bisogno di un database nazionale che in tempo reale dia a tutti i soggetti abilitati una serie di informazioni determinanti, come le esenzioni. Oggi non è così e non si sfrutta a pieno il vantaggio che l’informatica potrebbe darci”.
Il primo quotidiano sulla GDO
Aggiornato al 16 Settembre 2024 - ore 00:00