Quest’anno, la partita delle vendite di Natale verrà disputata e vinta all’interno del magazzino, come spiega Antonino Lanza, Business Development Manager, EMEA di Honeywell Vocollect Solutions.
Augurare a chiunque sia nel business della logistica un “Buon Natale” significa spesso ricevere in cambio un sorriso ironico…e anche un tantino esasperato. Per il mondo dei magazzini questo periodo dell’anno è un momento di frenetica attività, poiché va garantito l’approvvigionamento degli scaffali dei retailer al fine di soddisfare tempestivamente la domanda tipica della stagione di punta degli acquisti. Tuttavia, quest'anno più che mai, la battaglia per le vendite sarà vinta o persa non nei negozi stessi, ma dietro le quinte.
ll 2014, anno record in Italia per le vendite on-line, vedrà confermato l'ottimo andamento anche nel prossimo periodo natalizio. Molto positive le previsioni dell’export del Made in Italy via e-commerce in tutto il mondo: secondo i dati interni forniti da eBay.it, infatti, i venditori italiani esporteranno, proprio grazie alla piattaforma del colosso americano, oltre 450 mila oggetti durante la stagione natalizia, con un sensibile miglioramento rispetto al 2013 (372 mila prodotti). Inoltre, secondo l’indagine Netcom (Consorzio del commercio elettronico italiano) condotta in collaborazione con Human Highway, le prospettive di vendita online per l’Italia sono molto buone: in occasione del Natale, saranno infatti quasi 10 milioni i consumatori che acquisteranno online almeno un regalo, ben 2 milioni in più dell’anno passato (+35% rispetto al 2013).
Nonostante queste tendenze, molte realtà continuano a focalizzarsi interamente sul front-end delle loro operazioni di vendita on-line, ovvero i siti Web, facendo promesse difficili da rispettare senza un adeguato investimento nelle operazioni di magazzino e logistica. Quest'anno, la necessità di efficacia e prontezza operativa è più importante che mai poiché le abitudini di acquisto sono diventate sempre più imprevedibili. Nei primi anni di affermazione del fenomeno dell’e-shopping, i consumatori tendevano a cliccare e comprare durante le prime ore del giorno, in quanto il tempo d’acquisto si limitava alle ore in cui essi avevano accesso a Internet e, per molti, questo coincideva con l’orario d'ufficio. Il magazzino e la catena logistica avevano dunque tutto il tempo per scegliere, confezionare, spedire e consegnare i vari ordini. La consegna il giorno successivo era un'opzione considerata “Premium”, mentre oggi è diventata la norma che tutti i clienti si aspettano.
Oggi, la diffusione di smartphone e tablet ha completamente sovvertito i comportamenti d’acquisto e, di conseguenza, le aspettative. Il noto grande magazzino inglese John Lewis ha recentemente reso noto un rapporto dal quale emerge che, nonostante la navigazione in Rete sia molto intensa verso l’ora di pranzo, l’attività online aumenta nell’orario di rientro dei pendolari verso casa fino a raggiungere il suo apice dalle 17 alle 23, orario in cui le persone si godono il relax della propria abitazione. Considerato che l’utente ormai si aspetta di ricevere i prodotti il giorno dopo l’acquisto, i magazzini si trovano ad avere pochissimo tempo a disposizione per soddisfare tali richieste. Nel periodo natalizio è altresì prevedibile un incremento della modalità “click and collect” (ovvero acquisto online e successivo ritiro dei prodotti da parte del cliente) poiché i consumatori cercano di coniugare le proprie esigenze di shopping con giornate molto frenetiche e piene di impegni. Questa tendenza va ad interagire con la struttura tradizionale dei negozi, che dovranno essere più rapidi e flessibili che mai.
Fortunatamente, i retailer più lungimiranti stanno affrontando efficacemente questa sfida: molti di loro infatti sono consapevoli che la tecnologia vocale rappresenta la chiave per raggiungere migliori standard di produttività e di accuratezza. Alcuni operatori del settore hanno inoltre implementato rigorosi modelli al fine di garantire una migliore capacità di gestione dei volumi di business tipici di questo momento dell’anno. Questo tipo di approccio evita, da un lato, di doversi avvalere di uno staff extra per il periodo delle festività, rischiando di trovarsi con un eccesso di personale non appena termina il momento più critico e, dall’altro, di perdere interessanti opportunità solo perché incapaci di far fronte a richieste impreviste.
La tecnologia vocale oggi consente di rispondere efficacemente alle richieste di consegna il giorno successivo all’acquisto così come a tarda notte, garantendo un aumento del 20% della produttività e un’accuratezza pari al 99,9%. Naturalmente questo tipo di tecnologia è particolarmente adatta in contesti ad alto tasso di attività manuali come ad esempio l’elaborazione degli ordini, ma molti magazzini stanno ampliando l’utilizzo di questa tecnologia anche verso ambiti come il controllo inventariale, la movimentazione, la ricezione, la presa in carico, lo stoccaggio, l’approvvigionamento e il trasferimento al punto vendita.
La semplicità dei comandi vocali fa sì che gli operatori abbiano a disposizione gli strumenti necessari a lavorare su molteplici flussi di lavoro e possano dunque essere impiegati dove si rende più necessario. Il responsabile della gestione dei turni lavorativi avrà dunque una visione completa in tempo reale delle risorse disponibili e potrà allocarle efficacemente a seconda delle esigenze aziendali.
Questa modalità rappresenta anche la risposta perfetta alla necessità di ottimizzare i modelli lavorativi tradizionali. Il tempo necessario alla formazione per lo svolgimento di nuove attività si è drasticamente ridotto e spesso i dipendenti ricevono indicazioni relative ai loro compiti la mattina, richieste di prelievo di ordini nel corso di tutta la giornata, per poi concludere con l’approvvigionamento o il caricamento della merce, il tutto supportato dallo stesso sistema host guidato dalla voce in modo intuitivo.
Naturalmente l’esigenza principale per i retailer è attirare il cliente, ma la prova del nove da superare sarà quella dei risultati finali, ovvero il rispetto dei tempi di consegna. Recapitare la merce in ritardo o errata non significa solo perdere una vendita natalizia ma anche un potenziale cliente sul lungo periodo. È dunque fondamentale imparare a investire su ciò che accadrà dopo i click di Natale.