I dati nel report di JLL sull’andamento del settore nel 2017 testimoniano la dinamicità e lo sviluppo di questo mercato: 1.740.000 mq l’assorbimento degli spazi - il più elevato di sempre e in crescita del 36% rispetto al 2016 -, triplicati i progetti di completamento (890.000 mq) e record di investimenti, in aumento del 24% e pari a 770 milioni di Euro (al netto del deal di vendita di Logicor di Blackstone a China Investment Corporation).
Risultati dovuti in larghissima misura al forte apporto di capitali stranieri, in particolare asiatici e europei, che nel 2017 hanno movimentato la quasi totalità dei volumi da inizio anno (il 96%).
Geograficamente è il Nord Italia l’area più vivace, con Milano che fa la parte del leone: il 52% dell’assorbimento annuale degli spazi è da attribuire alla macroarea milanese, con oltre 900.000 mq. Segue la macro area veneta (284.000 mq), bolognese (226.000) e, in misura inferiore, quella romana (85.000). Anche dal punto di vista degli investimenti Milano rappresenta quasi la metà delle operazioni nel 2017: nove dei ventuno deal registrati sono transati sulla piazza milanese.
Canoni e incentivi
Nel generale contesto favorevole delineatosi, il report JLL riscontra un incremento dei prime rent rispetto all’ultimo trimestre del 2016 nei mercati di Milano e Roma (entrambe da 52 euro mq/pa a 55 euro mq/pa). Anche per i secondary rent si è registrato un aumento a Milano (da 43 euro mq/pa a 45 euro mq/pa), Roma (da 44 euro mq/pa a 45 euro (mq/pa) e Bologna (da 42 euro mq/pa a 45 euro mq/pa).
L’interesse per il settore ha comportato una compressione dei rendimenti netti per asset prime a Milano e Roma (da 6,75% entrambe nel Q4 2016 a 5,80% Milano e 5,90% Roma), Bologna (da 7% a 6,20%) e nella macroarea del Veneto (da 7,60% a 6,90%). Decrementi registrati anche nei prodotti prime in location secondarie.