La Determinazione direttoriale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli datata 26 marzo 2020 di non concedere alcuna autorizzazione rischia di penalizzare il mondo produttivo nel momento peggiore per il Paese dal secondo dopoguerra. Lo sostiene il presidente della Commissione Dogane di Assologistica, Stefano Morelli.
Il provvedimento “ci coglie di sorpresa. Nel momento peggiore per il Paese dal secondo dopoguerra, la possiamo considerare una disposizione quanto meno discutibile”. E’ il suo commento alla decisione dell’Agenzia di non concedere alcuna autorizzazione - in merito a decisioni rilasciate mediante Customs Decisions System, autorizzazioni AEO e dello Status di esportatore autorizzato, nonché alle autorizzazioni di proroga dei termini di ri-esportazione di merci vincolate ai Carnet ATA - fino al termine dell’emergenza Covid-19.
“Nel contesto della tecnologia digitale dove quasi tutte le attività non di produzione possono essere svolte in remoto, il contenuto della determinazione è quanto meno fuori tempo; le nuove disposizioni non permetteranno al tessuto produttivo nazionale di ricorrere a strumenti fondamentali per poter continuare ad essere attivo, competitivo sui mercati internazionali e di conseguenza prepararsi in anticipo, non appena terminata l’emergenza. Senza dimenticare che in questo modo l’ADM sta venendo meno alla sua missione, sancita all’art. 2 dello Statuto della stessa, che recita: L’Agenzia favorisce la crescita economica dell’Italia, facilitando la circolazione delle merci negli scambi internazionali”, afferma ancora Morelli.