Era il 1998 quando Orogel lanciava Verdurì, il primo passato di verdure surgelato in gocce, un prodotto che avrebbe conquistato migliaia di consumatori fino a diventare il più venduto nella sua categoria. Per celebrare questo traguardo così importante, l’azienda romagnola ha creato uno speciale pack anniversario, con il 25% di prodotto in più in omaggio. Per l'occasione abbiamo chiesto al direttore commerciale Maurizio Zappatore di raccontarci come sta andando il mercato e quali sono i progetti e novità in cantiere.

Orogel oggi è un leader incontrastato in alcuni segmenti della categoria dei surgelati, soprattutto vegetali. Come vi posizionate sul mercato?
Orogel presidia tutti i canali di vendita del mondo frozen ed è il primo produttore in Italia di vegetali surgelati. In questo contesto la nostra azienda ha chiuso l’esercizio con un trend a volume del +0,8%.

Il controllo di filiera è da sempre uno dei vostri asset. Che riscontro avete a tal proposito dai consumatori odierni sempre più attenti a cosa portano in tavola?
Confermo, il controllo della filiera è uno degli asset fondamentali del nostro percorso fin dagli anni Novanta. È anche un nostro punto di orgoglio perché, attraverso la garanzia di qualità e salubrità dei prodotti Orogel, siamo riusciti a smontare diversi pregiudizi dei consumatori in tema di surgelati. Abbiamo quindi contribuito a fare un po’ di cultura sugli alimenti frozen che meritano di essere valorizzati a maggior ragione nell’attuale fase dei consumi. In particolare le verdure surgelate sono in grado di rispondere al meglio alle esigenze dei consumatori moderni perché riescono a coniugare diversi aspetti nella nuova lista della spesa. A partire dalla ricerca di una short e clean label: il freddo è l’alternativa più naturale a ogni conservante. La genuinità: una filiera controllata come quella di Orogel è un’assoluta garanzia in tal senso. Bontà: se l’indirizzo verso un’alimentazione sempre più ricca di vegetali è ormai assodato, aziende come la nostra hanno facilitato questo passaggio proponendo vegetali in chiave appetizing, gustosa, versatile, allegra, moderna. Praticità: le verdure surgelate aiutano in tutti i passaggi in cucina, dalla conservazione – senza incorrere nella veloce deperibilità del fresco – , alla preparazione dei piatti, molto più rapida senza le fasi di mondatura, taglio e precottura.

Uno dei vostri prodotti di punta è Verdurì che ha appena compiuto un quarto di secolo ed è il più venduto nella sua categoria. Quali sono i pilastri di questo successo?
Verdurì è stato sicuramente uno dei prodotti di maggior successo nei 25 anni della sua storia. La sua fortuna si deve senza dubbio al fatto che abbiamo proposto un prodotto idoneo a qualsiasi fascia di consumo e con caratteristiche tali da rappresentare un’icona nel tempo. Due le intuizioni fondamentali. La prima nata dall’osservazione di un comportamento di consumo domestico: i minestroni surgelati già esistevano in Italia, erano consumati ma somministrati ai bambini dopo averli frullati per renderli una purea adatta anche a loro. Da qui l’intuizione di trasformare un minestrone in passato, da cui poi sono nate molte varianti. L’altra è stata l’idea delle “gocce”, quelle che tutti oggi identificano con Verdurì: questo ha permesso a chiunque di dosare il prodotto nella misura del bisogno individuale, senza disperdere nulla e potendo conservare il resto perfettamente.

Per celebrare questo traguardo così importante, avete creato uno speciale pack anniversario, con il 25% di prodotto in più in omaggio. Quanto è importante un’iniziativa del genere in un momento storico come quello attuale in cui le famiglie faticano ad arrivare alla fine del mese?
L’iniziativa è stata creata proprio allo scopo di gratificare i consumatori che hanno sempre mostrato segnali di grande apprezzamento per questo prodotto: è risultata essere molto utile anche per dare un segnale rilevante rispetto all’inflazione esistente che ha sicuramente condizionato il potere di acquisto di molti consumatori. Insomma, è stato un modo per stare vicino a chi ci ha scelto in questi 25 anni.

La logistica è, in questo settore, un nodo fondamentale. Come vi muovete?

La logistica nel frozen assume dimensioni a dir poco rilevanti. Sin dalla fase pioneristica abbiamo sempre cercato di ottimizzare la supply chain con investimenti di assoluto rilievo, unici nel panorama nazionale. Sicuramente il nostro Orogel 3 è in tal senso un modello virtuoso: è il più grande magazzino automatico a -25° in Italia, destinato allo stoccaggio e alla movimentazione informatizzata dei prodotti surgelati. La sua realizzazione è stata un passo avanti fondamentale sia per permetterci un’ottimale gestione della catena del freddo, sia per farlo in maniera molto più sostenibile.

I surgelati sono anche un alimento da scorta. Come è cambiata la modalità di acquisto e consumo dopo la pandemia?

La pandemia ha sicuramente accelerato il consumo di vegetali surgelati. Le scorte domestiche sono aumentate e molti consumatori sono rimasti fedeli alla categoria. Dai nostri dati anche la vendita di congelatori ad uso domestico è aumentata in maniera rilevante nell’ultimo triennio e quindi molti consumatori oggi hanno più spazio per conservare più prodotti. Diciamo che quella contingenza ha fatto “scoprire” a molti consumatori il mondo ampio dei surgelati, magari precedentemente frequentato solo con poche referenze, mettendone in luce i moltissimi pregi.

Quali i vostri programmi e obiettivi per il 2024?

Siamo una cooperativa prima di tutto, quindi continuare a dare sostegno ai nostri produttori è sempre la nostra priorità. Certamente poi puntiamo a consolidare i valori acquisiti negli anni e ci impegniamo a garantire gli standard qualitativi che contraddistinguono i nostri prodotti e che ci hanno fatto meritare la fiducia che i consumatori ci confermano ogni giorno.