di Claudia Scorza

Il gruppo nel 2021 ha registrato ricavi pari a 2,308 miliardi di euro (+11% rispetto al 2020), con i principali indicatori finanziari in espansione e un mix di canali e prodotti positivo. Segno più per la posizione finanziaria netta, pari a 283 milioni di euro, con una generazione di cassa operativa pari a 203 milioni di euro, in miglioramento rispetto al 2020 (125 milioni di euro).

L’Ebitda è pari a 312 milioni di euro rispetto ai 253 milioni di euro del 2020 (+23,3%), con un Ebitda margin pari al 13,5%, rispetto al 12,1% del 2020, che si attesta ai livelli pre-pandemia del 2019. L’Ebit, invece, si è attestato a 163 milioni rispetto ai 108 milioni di euro del 2020 (+50,9%), con un Ebit margin pari al 7,1%. Come per l’Ebitda, anche l’Ebit margin è rientrato ai livelli pre-pandemici (7,1% nel 2019). L’utile netto è stato di 105 milioni di euro, in aumento del 44% in confronto ai 73 milioni di euro dello scorso esercizio.

I principali driver di crescita sono anzitutto riconducibili al recupero del fatturato nel canale fuori casa (pari all’80% del valore registrato nel 2019), dopo l’effetto frenata del Covid, e ricavi in costante aumento nel canale home (+6,3% rispetto al 2020 e +23,8% rispetto al 2019), nonostante il mercato sia tornato a trend assimilabili ai livelli pre-pandemia.

Anche a livello geografico il gruppo ha registrato tassi di crescita del fatturato con una performance positiva in tutti i mercati, sia in quelli più maturi come l’Italia (+6%) e la Francia (+10%), sia in quelli in espansione come Nord America (+21%) e Germania (+14%), a testimonianza dello stato di salute dei brand in tutti i territori.

Il mix prodotto ha generato importanti benefici grazie allo sviluppo del segmento beans (grani), che risulta il più dinamico sul mercato e in cui Lavazza registra un sell out che cresce al doppio della media di mercato (+16,9% Lavazza vs +8,5% mercato). Nel segmento dei single serve (macchine e capsule), che si fa sempre più competitivo, il Gruppo prosegue il proprio piano di lancio delle capsule in alluminio a zero impatto in termini di Co₂.

Nel corso dell’esercizio si è aggiunto anche il rafforzamento della presenza internazionale, in particolare attraverso la joint-venture con Yum China per lo sviluppo di caffetterie nel paese asiatico. Sono stati confermati, inoltre, gli investimenti in progetti di r&d e il gruppo continua con determinazione il proprio percorso di integrazione dei criteri Esg nel modello di business.

«Gli ottimi risultati del 2021 – commenta Antonio Baravalle, amministratore delegato del Gruppo Lavazza – non sono solo un traguardo significativo per il nostro gruppo, ma anche il punto di partenza per affrontare un anno estremamente complesso e sfidante, a causa del rialzo del prezzo di acquisto di tutte le materie prime che trattiamo – caffè verde in primis, ma anche packaging, energia, logistica – e dai rischi legati al drammatico contesto geopolitico attuale».