Sarà stato anche grazie alle promozioni e ai tagli prezzo che gli italiani sono tornati ad acquistare prodotti freschi di largo consumo nei supermercati e, in generale, nei punti vendita della gdo.

A rilevare questa tendenza è stato Vendite Flash, il bollettino trimestrale di Unioncamere sui prodotti di largo consumo confezionato.

Nell’ultimo bimestre 2009, infatti, i volumi di vendita sono aumentati del 2,2% e il giro d’affari ha registrato un incremento dell’1,2%, in linea con i due mesi precedenti.

Il reparto fresco ha mostrato la contrazione tendenziale più alta (-3,9%) dell’intero comparto del largo consumo confezionato. Fra i prodotti più rappresentativi del reparto che hanno contribuito alla flessione troviamo le mozzarelle (-3,8% tendenziale), lo yogurt funzionale (-5,2%) e il latte fresco (-6,5%). Buona anche la riduzione del costo della spesa della drogheria alimentare: -2,7%. Pasta di semola (-9,4% anno su anno), olio extravergine di oliva (-6%) e latte Uht (-4,8%) hanno fatto segnare le contrazioni maggiori.

Ma il segmento food secondo Unioncamere ha fatto segnare anche dei significativi rincari. I surgelati dolci hanno visto i prezzi aumentare dell’11%, le pizze surgelate del 2,9% e i surgelati di pesce del 2,3%.

Analizzando invece il comparto non food i prezzi dei prodotti per la casa sono calati dello 0,1%, grazie soprattutto alle diminuzioni di accessori da tavola, prodotti per bucato, sacchetti e vaschette alimentari. Sono rimasti sostanzialmente stabili (-0,1%) i prezzi dei prodotti personal care. I rincari di saponi per la persona, fissativi e lame e rasoi da uomo sono stati compensati dalla riduzione di prezzo di altri prodotti, come pannolini, deodoranti e bagno/doccia schiuma.