Il primo quotidiano sulla GDO
Aggiornato al 28 Aprile 2024 - ore 16:00
Agli italiani piace fare shopping la domenica. Questo è quanto emerge dalla ricerca Cermes-Bocconi commissionata da Federdistribuzione, l’organismo di coordinamento e di rappresentanza della distribuzione moderna organizzata, presentata nei giorni scorsi a Milano.
Dopo l’annunciato scioglimento di Mecades il consiglio di amministrazione di Sisa - che prevede di chiudere l’esercizio 2006 con un fatturato di 4.010 milioni di euro - ha deciso all’unanimità di affrontare da solo la prossima stagione contrattualistica ridefinendo le regole e puntando al consolidamento del business.
Più qualità nelle informazioni di mercato, più facilità di lettura e utilizzo. Con queste premesse Iri ha presentato nei giorni scorsi Infoscan Census, definito dagli stessi rappresentanti della società di ricerche “un nuovo standard nel retail tracking”.
Tremila punti vendita della grande distribuzione organizzata e del dettaglio biologico, cinquanta ristoranti self-service, centinaia di bar e persino le macchinette della distribuzione automatica sono coinvolti nella terza edizione della settimana per il commercio equo e solidale “Io faccio la spesa giusta”.
Ammontano a 29 miliardi, 2.618 milioni nella sola Italia, gli ammanchi dovuti a errori, furti, danni e taccheggi, che in Europa hanno appesantito il comparto del retail negli ultimi dodici mesi.
Tourbillon di alleanze tra le catene della grande distribuzione per dar vita a nuove centrali d’acquisto. Sono sempre più forti i rumor che vogliono una alleanza tra Interdis e Conad; quest’ultimo in Europa è partner di riferimento della centrale Coopernic (96 miliardi di fatturato) insieme con il gigante transalpino L...
A un decennio dalla sua costituzione, originata dall’accordo di acquisto siglato da Metro, Carrefour e Despar Italia, le imprese distributive aderenti all’attuale compagine di Mecades – Aspiag, Interdis, Metro e Sisa - gettano la spugna e non rinnovano l’accordo commerciale.
Gli incassi dei punti vendita low cost, nell'anno terminato a maggio 2006, sono aumentati del 7,2%. Il loro giro d'affari è coperto per il 60% da sei gruppi. Nell'immediato futuro si prospetta una crescita del canale e una concorrenza sempre più agguerrita da parte dei supermercati.
Un sacchetto per tutti i gusti. Insalate, spinaci, minestroni. Oppure vaschette: polli, spiedini, salumi, tortellini. Un’orgia di cibi impreziositi dal packaging attivo, che permette di stivarli in frigo per giorni, settimane (magari un mese).
“E’ l’inizio della riscossa dell’alimentare made in Italy sui mercati internazionali, finora abbiamo subito ora passiamo al contrattacco, ma con un’azione corale, di sistema, mettendo insieme le energie delle grandi marche nazionali che faranno da modello e traino per le imprese minori.”
Più di un milione e mezzo di pallet “dispersi” ogni anno nel processo di distribuzione dei prodotti. A tanto ammonta il “buco” che le aziende dell’industria e della distribuzione si trovano ad affrontare.
Aria di ripresa nei supermercati e ipermercati italiani. Almeno stando ai dati resi noti oggi da Unioncamere e relativi a maggio-giugno 2006.
Da un paio d’anni la grande distribuzione investe meno nel settore biologico, ma il fatturato rimane stabile a quota 320 milioni di euro.
Che cosa ci aspetta nel prossimo futuro? Sarà un autunno caldo, amaro, pieno di insidie e di ostacoli come quello degli ultimi anni, o , finalmente, la locomotiva Italia riprenderà a muoversi, seppur lentamente? L'Osservatorio Censis-Confcommercio ha tracciato il primo bilancio, e non c'è proprio da stare allegri.