Fea, 52 anni, ha ricoperto per anni il compito di presidente e Ceo di Illy caffè North America Inc. ed è un vero costruttore di brand. Ha raggiunto l'azienda nel 1998, provenendo da Great Brands of Europe dove si è fatto un nome con operazioni eccellenti, come il raddoppio del reddito di Evian nella categoria delle minerali.
In precedenza ha lavorato in Cadbury Schweppes e presso E.J. Gallo Wine Company, dove ha costruito una solida rete di partnership distributive e si è occupato di lanciare nuovi prodotti. Insomma è un uomo che ha innato il gusto della sfida e del successo.
In Illy si è occupato fin dall'inizio di configurare l'esperienza della degustazione del caffè come un vero momento di contatto con il gusto italiano. Ha anche sviluppato la rete delle alleanze, sviluppando gli incassi del 300%. Sotto la sua guida l'azienda triestina ha conseguito dunque eccezionali performance negli Usa.
E' questo l'uomo che, affiancato dal nuovo vicedirettore generale Giovanni Loser - classe 1962, proveniente da Rinascente e Aedes - Andrea Illy ha voluto al proprio fianco, per sviuppare ulteriormente il business, mentre l'azienda va verso la quarta generazione di Illy. Fea dovrà anche rafforzare ulteriormente la professionalità del management.
Nonostante i tempi di crisi Illy caffè ha chiuso il 2009 con un fatturato consolidato di segno positivo, in crescita dell'1,2%, fino a 283,4 milioni di euro. L'Ebitda, pari a 39,624 milioni ha avuto un incremento del 3,6% mentre l'utile netto è stato pari a 5,2 milioni. Il peso complessivo delle vendite fuori dall'Italia è stato del 55% circa.
Ogni giorno vengono gustate più di 6 milioni di tazzine di caffè Illy in oltre 140 Paesi del mondo in più di 50.000 ristoranti e bar.