Il capitolo secondo di questa guerra al massacro è stata scritta dal Libraccio, la catena specializzata in titoli nuovi ed usati e nel riacquisto dagli studenti dei vecchi volumi ancora in buone condizioni. L’insegna è importante il quanto fa parte del Gruppo Giunti al Punto, che vuole dire anche librerie a marchio omonimo e soprattutto il colosso Internet Bookshop, che possiede anche una decina di librerie fisiche.
Il Libraccio ha dato mandato ai propri legali di rivolgersi alla Magistratura per contrastare la campagna di alcune grandi catene di distribuzione che, secondo l'accusa, violerebbero la legge Levi del 2011 sui prezzi della scolastica e sui relativi sconti applicabili.
L’ennesimo sviluppo della controversa vicenda è stato scritto un paio di giorni fa da Amazon. Il colosso della vendita on line ha comunque agito in modo totalmente corretto, facendo leva soprattutto sul suo enorme potenziale di servizio al cliente e sul suo sterminato magazzino titoli, con l’iniziativa “15 e lode”, che non solo permette di acquistare la scolastica con lo sconto previsto dalla legge, ma di vedersela recapitare a casa in tempi record e senza spese di spedizione, se l’acquisto supera i 19 euro, agevolazione che Amazon pratica da sempre. Non solo.
E’ stato aggiunto un sito di indubbia utilità, www.adozionilibriscolastici.it che censisce tutta l’Italia, tutte le scuole, tutte le classi e tutte le relative liste di volumi assegnate dai professori. In pratica basta entrare, cliccare sulla propria Regione, poi sulla Provincia, poi sul Comune, poi sulla scuola e infine sulla classe e compare un elenco che permette di compare tutto in un colpo solo… naturalmente su Amazon. E questa non è più concorrenza sleale ma, purtroppo per molti librai, il futuro che avanza.