di Luca Salomone

Dopo il potenziamento sul versante dei formaggi, comparto in cui ha siglato un accordo con Cao per il Pecorino romano, Gruppo Granterre (fino al 2022 Bonterre) si rafforza anche sul lato dei salumi.

Infatti, la controllata Salumifici Granterre ha ottenuto, da un pool di istituti di credito, linee di finanziamento per complessivi 160 milioni di euro, a supporto di un piano di crescita nell’agroalimentare internazionale.

Intervengono, nell’operazione, molti soggetti: Crédit agricole Italia, banca agente, Unicredit, Banca Monte dei Paschi di Siena, Banco Bpm, Bper Banca, Cassa depositi e prestiti e Sparkasse. Sace, poi, ha emesso una garanzia a copertura del 50 per cento della somma.

Il colosso Granterre, nato nel 2019 dall'aggregazione di due realtà storiche dell'agroalimentare italiano, Grandi salumifici italiani (oggi Salumifici Granterre) e Parmareggio (oggi Caseifici Granterre) è leader sul mercato italiano, nonché uno dei maggiori operatori internazionali della salumeria e dei formaggi a denominazione di origine.

Ha un giro d’affari consolidato di 1,5 miliardi di euro, dà lavoro a più di 2.200 collaboratori in 18 stabilimenti produttivo-logistici e 4 filiali commerciali estere: in Germania (Senfter Casa Modena), Francia (Gsi France), Austria (Gsi Services) e Stati Uniti (Bca New York).

Il gruppo è controllato da Consorzio Granterre, cooperativa che è una delle prime organizzazioni di produttori della filiera lattiero-casearia nazionale, con circa 700 aziende agricole associate, ed è partecipato finanziariamente dalla modenese Unibon.

Granterre è in primo piano in numerose filiere, con 9 prodotti Dop, tra cui Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Prosciutto San Daniele e Prosciutto di Parma, nonché 6 Igp, come Mortadella Bologna, Salame Cremona e Finocchiona toscana.