Prendete 5 fratelli, date loro una piccola impresa di appena 2 negozi, divisa in quote identiche, e metteteli, sul finire degli anni del boom economico – precisamente nel 1965 – nella ricca zona dove si toccano Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna. Avrete il nucleo di quello che diventerà una impresa distributiva di successo, non molto grande, ma solidissima.

Oggi il gruppo alimentare Rossetto ha 21 strutture – 19 super, un discount, uno specialista dei surgelati -, quasi 1.100 addetti e 330 milioni di fatturato: erano 302 nel 2011 e 278 nel 2010, ma la semestrale evidenzia ancora un +15%, come racconta “L’Arena di Verona” in un servizio che ripercorre le tappe di un successo imprenditoriale, confermando che il localismo, quando si parla di gdo, non è necessariamente un male, dato che la nostra Italia rimane la nazione dei mille campanili e dei mille gusti diversificati.

Si attende in casa Rossetto, mentre i 9 figli stanno affiancando i padri nell’attività dell’impresa, una nuova importantissima apertura: quella all’interno del Parma Retail, il colosso da 100 milioni di euro, 113.000 mq di area occupata, 40.000 mq di gla, 100 negozi, 2.500 posti auto, un bacino di utenza di 400.000 abitanti nel raggio dei 40 minuti, targato Cesi, La Policentro e Cogest per la commercializzazione. Apertura in ottobre e magnete rappresentato, appunto, da un superstore Rossetto.

L’amministratore delegato, Lorenzo Rossetto, non ha lesinato, al quotidiano veronese ulteriori particolari sulle inaugurazioni programmate: un altro superstore in zona Sant'Ambrogio di Valpolicella (Verona) e il prossimo anno ancora Verone e ancora Parma.

Alla strategia espansiva e al forte rispetto per l’ambiente sia nella concezione dei pdv, che nel risparmio energetico tramite fotovoltaico, da un punto di vista puramente distributivo, il gruppo si propone come un freschista deciso, con reparti potenziati di gastronomia, pesce, pane e pasticceria atutoprodotta.