di Luca Salomone

Dopo Barilla anche Findus Italia riduce i prezzi e lo fa sugli iconici bastoncini di merluzzo, che vengono ribassati del 20 per cento per tutto l’anno. E l’iniziativa è già sugli scaffali della Gdo. Lo riporta, con dovizia di particolari, Il Sole 24 Ore.

La mossa argina un’inflazione nel carrello, che, secondo gli ultimi dati Istat, relativi a gennaio, ha registrato, per alimentari, beni per la cura della casa e della persona, ancora un lieve aumento, su base tendenziale, da +5,3% a +5,4 per cento.

È sempre il quotidiano a spiegare che non si tratta di un’operazione nata sull’onda del momento, ma, racconta il country manager, Renato Roca, meditata fin da settembre 2023 come grande iniziativa promozionale - per fronteggiare un calo delle vendite di molti prodotti di marca - e per giunta su un bene (i bastoncini appunto) che rappresenta il 13% del sell-out in valore e il 10% dei volumi realizzati dall’azienda.

Findus è, dal 2015, e in quasi tutta l’Europa occidentale, dell’anglo americana Nomad foods, che a novembre 2020 ha completato il mosaico, acquisendo da Froneri (Nestlé) anche Findus Svizzera.

Nomad, sorta nello stesso 2015 dopo avere rilevato, dai fondi Permira, la britannica Birds Eye Iglo, è operativa in 22 nazioni, ed è il leader europeo dei surgelati con un fatturato netto pro forma di 2,3 miliardi di euro, una quota di mercato del 14% e 4.800 addetti. Nel nostro Paese Findus vuol dire, riporta ancora il quotidiano, un giro d’affari 2023 di 665 milioni di euro.

Il ribasso è anche un ottimo argomento per evitare pericolosi testa a testa con la Gdo, come è accaduto prima in Francia (e poi anche in altri Paesi, Italia compresa), dove Carrefour ha messo al bando Pepsico e dove Intermarché si è scontrato frontalmente con Unilever, accusata di shrinkflaton.

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