di Luca Salomone

Ha preso il via ieri, 13 febbraio, a Norimberga, l'edizione 2024 di Biofach, rassegna internazionale del biologico che, quest’anno, conta un totale di 2.550 espositori in arrivo da 94 Paesi.

L’evento fieristico, che durerà fino a venerdì 16 febbraio, si svolge in parallelo con Vivaness, salone dedicato alla cura della persona naturale e bio con 150 aziende in vetrina.

Le donne e il cibo del futuro

I dibattiti e i convegni toccheranno tutti i principali elementi del comparto, mentre il Congresso internazionale del biologico, sarà incentrato sul tema ‘Cibo per il futuro: l’apporto delle donne nel sistema internazionale del food’.

Altri argomenti in prima pagina: l’emergenza climatica, la salute personale e planetaria, l’innovazione, gli stili di vita, la trasparenza.

«Specie in tempi complessi, come questi, è ancora più importante riunirsi e avviare un dialogo. È qui che possiamo lavorare insieme per aprire la strada verso un domani veramente sostenibile - spiega Petra Wolf, membro del comitato esecutivo di Nürnberg Messe -. I tanti momenti di discussione e il vasto programma, ci daranno la capacità di esplorare a fondo i trend, le sfide e le buone pratiche. Tra le novità voglio solo segnalare il nuovo forum dedicato all’Horeca».

A livello mondiale, secondo Federbio, il biologico ha raggiunto, nel 2021, vendite di circa 125 miliardi euro. Il principale mercato è quello statunitense (39%), seguito dall’Unione europea (37 per cento). Nel Vecchio continente l’Italia è il terzo produttore, dopo la Francia e la Spagna.

Super e discount al comando

I dati Ismea evidenziano che il nostro mercato interno ha fatto registrare, nel 2022, un valore al consumo di 3,66 miliardi di euro, con una lieve crescita tendenziale dello 0,5%, dunque in ripresa su un 2021 che aveva chiuso con un calo del 4,6 per cento.

Gli acquisti di biologico si concentrano sull’ortofrutta, che incide per il 45,1%, mentre aumenta la rappresentatività di altre categorie, come le uova fresche (+6,8% in valore rispetto al 2021) e il latte e formaggi (+5,7% sul 2021).

Per canale il supermercato è leader con una quota del 63,5 per cento. Seguono i negozi specializzati (22,9%), e i discount, che registrano un interessante incremento del 14,2 per cento.