L'Istat ha reso noto stamane che a marzo la crescita annua dei prezzi al consumo ha toccato il 3,3%, per la prima volta dal 1996. Sulla variazione mensile (+0,5%) hanno pesato per un decimo di punto i rincari dei carburanti e quasi altrettanto quelli dei generi alimentari. La variazione su base annua ha invece risentito anche del confronto sfavorevole rispetto al dato di un anno fa, con la riduzione delle tariffe telefoniche. In assenza di questo fattore, il tasso di inflazione si stima sarebbe stato del 3,1% su base annua.