Il Lab di Indicod-Ecr, l’associazione che raggruppa 35mila aziende industriali e distributive operanti nel settore dei beni di largo consumo e che si occupa della diffusione degli standard di identificazione e comunicazione adottati a livello mondiale, proseguendo la sperimentazione della tecnologia EPC/RFId sulla filiera non food approda nel settore tessile. E lo fa con Miniconf, specializzata nella produzione di abiti per bambini.

Il progetto pilota è in fase di avvio presso lo stabilimento di Ortignano Raggiolo in provincia di Arezzo. Qui ci si focalizzerà sui flussi dei capi di campionario provenienti dagli stabilimenti produttivi (circa 80mila capi tracciati in radiofrequenza), ma l’intenzione è di raggiungere, entro i prossimi anni, un flusso di 8 milioni di capi.

La finalità generale è quella di ottimizzare i processi logistici interni e tracciare il flusso dei singoli capi di campionario: grazie all’implementazione di nuove infrastrutture con antenne e lettori in radiofrequenza sarà possibile controllare l’intero flusso dei campionari. Gli operatori potranno tracciare i capi in ingresso e i movimenti in magazzino (smistamento e confezionamento) e l’uscita verso gli agenti e l’eventuale rientro degli stessi in sede.

“Con questa sperimentazione”, spiega Antonio Gori, IT Manager di Miniconf, “intendiamo comprendere i benefici apportati dall’introduzione della tecnologia EPC/RFId nei nostri processi. A fronte di risultati positivi implementeremo la tecnologia EPC/RFId non solo per i capi di campionario, ma per tutto l’attraversamento degli item delle unità d’imballo e delle unità di carico lungo la filiera produttiva”.

Si tratta di un’opportunità di miglioramento per l'industria del tessile e della moda volta a risolvere le problematiche della supply chain, della protezione del marchio e della diffusione dei capi su un mercato globale con un forte miglioramento della logistica distributiva.