Il 2009 è l’anno della svolta comunicativa del consorzio VI.P che, come ha fatto sapere alla redazione di DM il direttore Josef Wielander, è ben posizionato nel canale della gdo e, grazie alla qualità e alla varietà delle sue mele, punta a rafforzare la propria presenza all’estero.

Quanto pesa la gdo sul totale del vostro fatturato e che cosa state facendo per accrescere la vostra presenza in questo canale?
Il ruolo della gdo è molto importante, perché sostiene i nostri prodotti e ci aiuta a mantenere viva l’attenzione del consumatore, che oggi, ancora più di ieri, è molto consapevole e attento a quanto spende. In Italia il canale incide per circa il 50% sul totale delle nostre vendite. La VI.P è sempre stata ben posizionata nel canale, dove ha regolarmente incrementato il proprio business. Da due anni VI.P ha avviato un sistema di centralizzazione delle vendite per garantire alle cooperative associate maggior competitività e reattività nelle risposte al mercato e offrire un servizio più efficiente ai clienti della grande distribuzione.

Oltre che con le mele pensate in futuro di entrare in gdo con altre tipologie di prodotto che magari alcuni vostri competitor hanno già lanciato sul mercato?
Per il momento la VI.P si limita a commercializzare il prodotto fresco. Non abbiamo esperienze nella vendita di altri prodotti in nuovi canali. In questi tempi di insicurezza e crisi vogliamo concentraci sul core business, che è sempre la mela fresca. Al di là delle mele offriamo anche verdure (cavolfiore, radicchio rosso, iceberg, cavolo cappuccio), piccoli frutti (fragole, lamponi, ribes, mirtilli, more) e albicocche. Tutte le referenze lavorate o trasformate - come concentrato di mela, succo di mela, mousse di mela, mele cotte o surgelate e spicchi di mele - vengono prodotte da un’azienda affiliata, che è la VOG Products di Laives. Sono poi loro a commercializzare i prodotti direttamente - anche con il nostro marchio - o a venderli a rivenditori.

Per il 2009 il consorzio ha programmato un’intensa campagna di comunicazione che sottolinea la qualità e la bontà delle mele. Quali sono i mezzi di comunicazione su cui è stata pianificata la campagna?

Il 2009 la VI.P ha inaugurato una svolta nella strategia comunicativa, presentandosi ai consumatori sotto una luce diversa. I suoi tradizionali valori di riferimento - la provenienza, l’equilibrio tra tradizione e innovazione e il rispetto per l’ambiente -, ormai consolidati, lasciano spazio al concetto di Altezza. Il gioco di parole parte dallo slogan Una qualità alta 1.100 metri in cui l’altezza è intesa come l’altitudine a cui si coltivano le mele venostane, per arrivare all’idea di eccellenza, superiorità, successo, di un prodotto qualitativamente impeccabile: Mela Val Venosta. Sopra tutte. Lo spot, andato in onda sulle reti Rai e Mediaset dalla penultima settimana di marzo alla prima di aprile, sintetizza perfettamente la vocazione della nuova campagna pubblicitaria. Alla tv è affiancata la campagna radio, partita ad aprile, e un’intensa campagna web, già attiva su diversi siti di settore. Un occhio di riguardo anche per la stampa, con una forte presenza sulle testate del settore ed investimenti su quelle consumer. Parallelamente all’attività pubblicitaria il consorzio Val Venosta, che da pochi mesi ha rinnovato anche il suo sito internet, porta avanti svariate attività promozionali e sponsorizzazioni, come il concorso che mette in palio settimane vacanza in lussuosi hotel della Val Venosta o la sponsorizzazione della Scuola di Cucina Congusto.

Avete in programma delle attività nei punti vendita della gdo, luogo prediletto dagli italiani per effettuare gli acquisti? Sono attività che vi distinguono dai vostri competitor?
Il concorso Vinci una vacanza sopra tutti, che permette ai consumatori di aggiudicarsi piacevoli settimane nella valle d’origine delle mele Val Venosta, sarà promozionato anche in alcuni punti vendita della gdo. Infatti la cartolina per partecipare al concorso, sulla quale attaccare 3 bollini, oltre a essere presente sul sito www.vip.coop, sarà veicolata anche in abbinamento al prodotto Val Venosta. Il consorzio VI.P offre infatti ai suoi partner della gdo di allegare la cartolina nei cartoni più piccoli. Si tratta di un’iniziativa di grande richiamo, ad elevata visibilità, che ancora una volta tende a valorizzare la mela nella sua interezza, a partire dal luogo di provenienza.

Per quasi tutte le categorie merceologiche un elemento trainante per la crescita del business è da sempre l’innovazione. Quanto pesa questo asset nel vostro business e come viene declinato concretamente nelle vostre attività?
Nonostante il periodo di incertezza generale, il consorzio venostano continua nella sua politica di investimenti nella ricerca e nello sviluppo di nuove varietà. In Val Venosta hanno un enorme successo quattro varietà che vantano ormai una lunga tradizione: Golden, Stark, Gala e Pinova. Anche se è molto difficile capire le dinamiche di successo di una nuova varietà di mela la VI.P da sempre crede nell’importanza di investire in sperimentazioni di nuove varietà e nuovi innesti. Tra queste al momento la varietà più promettente sembra essere la Kanzi. L’innovazione è molto importante per le cooperative VI.P anche per quanto riguarda il modello di frutticoltura adottato, con l’utilizzo di tecnologie come gli impianti di irrigazione e il sofisticato sistema antigelo che garantiscono alle mele una maturazione ottimale. Pochi mesi fa è stato inaugurato anche il nuovo stabilimento BIO, che consente una maggiore capacità di confezionamento giornaliera, la rintracciabilità automatica fino al singolo appezzamento del produttore e la possibilità di disporre di macchinari moderni che non rovinano il prodotto durante la lavorazione e il confezionamento. A livello di strutture è stata innovata da poco anche la sede centrale della VI.P, di conseguenza alla centralizzazione delle funzioni del consorzio e all’ampliamento dei compiti per la sede centrale.

In quali mercati siete maggiormente presenti e in quali pensate di entrare a breve?
Per quanto riguarda i mercati quello italiano, che rappresenta il 60% delle vendite, è stabile con consumi che si attestano agli stessi livelli del 2008. L’Italia si è confermata essere il nostro mercato principale – dove i consumatori sono disposti a pagare di più per un prodotto di qualità - e la Golden Delicius è la varietà più apprezzata. La nostra presenza è forte in Germania, nei Paesi scandinavi, in Spagna e nei Paesi dell’est Europa, nonostante questi ultimi, la Russia in particolare, stiano registrando una notevole contrazione dei consumi.

Per quanto riguarda l’espansione all’estero, quali sono i vostri obiettivi?
Stiamo preparando progetti per rafforzare la nostra presenza in particole nell’Europa dell’Est e in Russia. Il potere d’acquisto cresce notevolmente ogni anno e vediamo che la gdo apre sempre più punti di vendita in tali mercati. Vogliamo essere presenti per poter accedere al più presto possibile a questi mercati. Per la Russia bisogna aggiungere che il potenziale di consumo è enorme. Con 17 milioni di km2 e 142 milioni di abitanti offre molte possibilità ancora inesplorate. Altri progetti che stiamo avviando riguardano la commercializzazione in Asia. Sono però studi di mercato e progetti dove muoviamo i primi passi ed è ancora troppo presto per presentare tutti i dettagli.