Di Federica Bartoli

Si è chiuso con un fatturato di 1,97 miliardi di euro (+9,4% rispetto all’anno fiscale precedente) il 2022/2023 di Metro Italia, l’azienda specializzata nel commercio all’ingrosso nel settore Horeca. Un risultato trainato da tutti i canali di vendita, che hanno registrato performance migliori rispetto al 2021/2022. A livello globale il Gruppo Metro Ag ha registrato un fatturato di 30,6 miliardi di euro (+2,7% rispetto all’esercizio precedente).

Un grande risultato per l’insegna che, con 49 punti vendita in 16 regioni, 2 depositi per il canale Food Service Distribution (Fsd) e circa 4mila dipendenti in Italia, vanta un assortimento di circa 30mila referenze, circa 23.700 food e circa 6.300 non food, messe a disposizione di circa 200mila clienti. Sul totale delle referenze food, ben 7mila sono quelle locali (23%).

«L’anno fiscale che abbiamo concluso è stato sicuramente sfidante e, nonostante l’incertezza data dal contesto macroeconomico, abbiamo raggiunto traguardi di cui siamo molto soddisfatti. L’Italia si conferma uno dei mercati chiave per la crescita di Metro a livello globale. Nel nuovo anno porteremo avanti la nostra strategia 2030 con tre obiettivi ben chiari: consolidare il nostro business multicanale, rispondere sempre meglio alle richieste dei nostri clienti con un assortimento declinato sulle loro esigenze, ridurre l’impatto delle nostre operazioni sull’ambiente per confermarci come partner d’eccellenza per i professionisti dell’Horeca» afferma Arnoud J. van Wingerde, amministratore delegato di Metro Italia.

Analizzando i risultati ottenuti nel 2022-2023 dai singoli canali di vendita il Cash&Carry, che rappresenta il 77% delle vendite totali, ha registrato un fatturato di 1,5 miliardi di euro (+6,5 % e +93 milioni di euro sul 2021-2022).

Crescita a due cifre anche per il canale Food Service Distribution (Fsd), che ha chiuso l’anno con un fatturato di 434 milioni di euro (+17,3% e +64 milioni di euro). Lo sviluppo di questo canale sarà una delle priorità di Metro nel 2023-2024. Grazie alle consegne effettuate dagli store e dai due depositi di Siziano (Pavia) e Fara Sabina (Rieti), Metro è in grado di raggiungere i clienti in tutte le sedici regioni in cui è presente.

Sui risultati hanno inciso anche le performance del Mercato Online, presente oggi in Italia, Germania, Spagna, Portogallo, Paesi Bassi e Francia. In Italia il canale di vendita online lanciato a luglio 2022 ha registrato una crescita esponenziale, chiudendo l’anno fiscale a 12,6 milioni di euro di fatturato. Il Mercato Online è un marketplace aperto a tutti dove è possibile trovare oltre 100mil prodotti messi a disposizione da oltre 200 aziende partner. Per lo smistamento dei prodotti Metro si avvale di un magazzino operativo da luglio 2022 a Casei Gerola (Pavia).

Nell’anno fiscale 22-23 hanno registrato buone performance anche i prodotti a marchio “Own Brand”, con circa 3.500 referenze, 622 milioni di euro di fatturato, +25,7 % rispetto al 2021-2022.

Tra i traguardi raggiunti ci sono anche quelli Esg, un pilastro chiave per l’azienda che con la nuova strategia presentata nel 2022 punta a essere “carbon neutral” entro il 2040.

Dal punto di vista della sostenibilità ambientale, importanti sono i passi avanti compiuti dall’azienda rispetto all’anno precedente, evitando l’immissione in atmosfera di circa 3mila tonnellate di CO2: Metro, infatti, ha ridotto del 25% i consumi di gas metano, del 14% quelli di acqua e del 5,5% quelli di energia elettrica. I risultati sono stati possibili grazie ai progetti di decarbonizzazione e al programma di sensibilizzazione dei punti vendita Metro Go.

Fondamentali, inoltre, sono stati il rinnovamento di tutti i banchi refrigerati e degli impianti di refrigerazione negli store di Cesano, Como, Castellanza, Genova, Merano, che utilizzano solo refrigeranti naturali (CO2) e il rinnovamento degli impianti di illuminazione con nuove lampade a Led e nuovi sistemi di regolazione negli store di Cesano, Cinisello e Como.

Sul fronte dello spreco alimentare, l’azienda ha ulteriormente consolidato la collaborazione con la Fondazione Banco Alimentare donando eccedenze di prodotti pari a 5.5 milioni di euro.