di Emanuele Scarci

Una semestrale di qualità per illycaffè nel momento di massima volatilità dei prezzi del caffè arabica. Nella prima metà del 2024 i ricavi consolidati della società triestina sono stati di 289,1 milioni di euro, +3,8%, il Margine operativo lordo ha superato i 46 milioni (+26%) e l’utile è raddoppiato a 13,6 milioni (6,4 milioni). La posizione finanziaria netta migliora del 17% a circa 135 milioni.

Le quotazioni internazionali del caffè crudo arabica continuare ad oscillare intorno ai massimi (230 cent/libbra) degli ultimi anni nonostante la società brasiliana Conab abbia stimato per la campagna 2024/25 una crescita della produzione dell’8%. La varietà arabica è la più pregiata e illycaffè fa dell’offerta di caffè di alta qualità il tratto distintivo nei 138 paesi in cui opera.

Driver Usa

“Abbiamo chiuso il primo semestre del 2024 con un incremento a doppia cifra di tutti gli indicatori di redditività - dichiara in una nota il ceo Cristina Scocchia - grazie a una crescita organica in tutti i principali mercati. Nonostante i prezzi della materia prima continuino ad essere interessati da elevata volatilità e da un trend rialzista, confermiamo gli investimenti e l’aumento della capacità produttiva”.

Il piano di sviluppo 2024/27 di illycaffè è sostenuto da 270 milioni di investimenti con l’obiettivo del raddoppio della capacità produttiva.
Lo sviluppo negli Usa è il driver del piano quinquennale, dove peraltro i ricavi del primo semestre hanno registrato un incremento dell’11%, sostenuto dai canali Horeca ed e-commerce. In quest’ultimo grazie alla partnership con Amazon.

Italia primo mercato

Infine, nel 2023 i ricavi di illycaffè sono saliti del 4,8% a 595,1 mln, l’Ebitda è stato di 88,8 mln (+24%) e l’utile di 23,7 mln (+68%). L’incidenza dell’Ebitda, al 14,9%, è migliorata di 2,4 punti sul 2022 e di 2,6 punti sul 2021. Il debito netto è sceso da 154 mln a 122. I ricavi del gruppo sono stati trainati dall’America, mercato prioritario soprattutto nel canale on-line: 120 mln e balzo del 12%. L’Italia rimane però il mercato principale con il 31% del fatturato anche se nel 2023 le vendite totali di caffè nella Gdo sono scivolate a volume dell’1,5% e aumentate del 6,8% a valore (in seguito all’inflazione).

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