di Claudia Scorza


Nel 2022, Gruppo Lavazza ha conseguito risultati di gestione positivi e una redditività in linea con l’esercizio precedente, nonostante lo scenario macroeconomico particolarmente complesso, che ha visto un forte rincaro del caffè verde e del costo di imballi, energia, gas, logistica e noli, oltre all’apprezzamento del dollaro.

«I risultati del 2022 – dichiara Antonio Baravalle, amministratore delegato del Gruppo Lavazza – rappresentano un ulteriore traguardo per il nostro Gruppo: pur in uno scenario particolarmente sfidante, siamo stati in grado di sostenere la crescita del fatturato e mantenere la marginalità in linea con gli anni precedenti. Ciò è stato possibile grazie al forte impegno su tutti i livelli aziendali nel portare avanti una strategia di sviluppo internazionale, insieme a una gestione di contenimento dei costi in un contesto estremamente complesso. L’attenzione è ora focalizzata sull’eccezionale rialzo dei costi avvenuto nell’esercizio appena concluso che condizionerà pesantemente anche l’esercizio 2023».

I ricavi registrati sono pari a 2,7 miliardi di euro con una crescita del +17,6% rispetto al 2021. Il fatturato risulta in aumento sia nel canale home sia nel fuori casa; in particolare nel canale fuori casa è l’effetto volume positivo (+26%) a portare la crescita maggiore sui ricavi. Continua l’incremento del segmento beans, che anche quest’anno emerge come il più dinamico sul mercato. Nel segmento dei single serve, confermatosi il più competitivo, il Gruppo prosegue invece il proprio piano di lancio delle capsule in alluminio.

A livello geografico, il Gruppo ha registrato tassi di crescita a sell out a valore nel canale retail in Germania (+18,1%), Stati Uniti (+14,1%) e Polonia (+28%); anche in Italia e Francia segna un incremento rispettivamente dell’1,5% e del 6,1%, dopo la flessione riportata nel 2021.

L’Ebitda è pari a 309 milioni di euro, in linea con quello del 2021 quando era pari a 312 milioni di euro, con un Ebitda margin pari al 11,4%, rispetto al 13,5% del 2021. L’utile netto, invece, è stato pari a 95 milioni di euro, rispetto ai 105 milioni di euro dello scorso esercizio. La posizione finanziaria netta a fine 2022 è pari a 136 milioni di euro, a conferma della solidità finanziaria del Gruppo.

La società, inoltre, continua con determinazione il proprio percorso di integrazione dei criteri Esg nel modello di business. In particolare, prosegue la “Roadmap del Packaging Sostenibile”, che ha l’obiettivo di rendere l’intero portfolio packaging riutilizzabile, riciclabile o compostabile entro il 2025. In linea con gli anni precedenti, Lavazza pubblicherà a giugno il nono Bilancio di Sostenibilità redatto su base volontaria secondo lo standard del Global Reporting Initiative.

Inoltre, il 31 marzo 2023 è stata finalizzata l’acquisizione di MaxiCoffee, operazione già annunciata lo scorso 28 novembre 2022. La società francese, con i suoi circa 1.500 collaboratori, ha un giro d’affari di circa 300 milioni di euro e si rivolge sia a clienti privati sia ad attività commerciali attraverso la sua piattaforma e-commerce, oltre a una rete di 60 agenzie commerciali presenti in tutta la Francia, le sue École du Café e i suoi concept store. La piattaforma offre una varietà di 8mila prodotti tra più di 350 marchi differenti di caffè (in grani, macinato e in capsule) e un’ampia gamma di macchine da caffè, caffettiere, macinacaffè e accessori.

«Con l’acquisizione prosegue la nostra strategia di espansione internazionale e di rafforzamento nei mercati chiave. MaxiCoffee avrà una gestione totalmente separata e autonoma, mantenendo intatto il suo modello di business di successo», conclude Antonio Baravalle.