Con la risoluzione 86 del 7 maggio, l’Agenzia delle Entrate fornisce alla grande distribuzione precise indicazioni da seguire in caso di restituzione della merce.

L’Agenzia delle Entrate ha fatto chiarezza sul comportamento che la gdo deve adottare nel caso in cui ai clienti sia data la possibilità di restituire, entro 30 giorni, il prodotto acquistato dietro restituzione integrale del prezzo di acquisto o mediante l’emissione di un buono di pari importo.

In particolare, la risoluzione 86 fornisce indicazioni precise alle società che hanno scelto di utilizzare la trasmissione telematica all'Agenzia dell'ammontare complessivo dei corrispettivi giornalieri (adempimento che diverrà obbligatorio per tutti gli esercenti a partire dal prossimo mese di luglio). Questa situazione, infatti, pone una questione interpretativa dell'articolo 1, comma 430 della legge 311 del 2004, in merito alle modalità di applicazione del diritto di recesso ai fini fiscali.

La risoluzione 86 stabilisce che la trasmissione telematica dei corrispettivi non modifica l'iter da osservare ai fini Iva nel caso di operazione "Soddisfatti o rimborsati". Dunque, se un esercizio commerciale riconosce alla clientela la facoltà di restituire la merce entro trenta giorni dall'acquisto - ricevendo in cambio un buono acquisto o il rimborso integrale del prezzo pagato - le indicazioni fornite nelle risoluzioni 154/E del 2001 e 219/E del 2003 per la restituzione dei beni il cui acquisto è stato documentato con scontrino fiscale, sono valide anche per le imprese della grande distribuzione che hanno scelto la trasmissione telematica.

Infatti, nonostante tali società possano emettere scontrino non fiscale, la trasmissione telematica dei corrispettivi all'Agenzia delle Entrate è sostitutiva dell'obbligo di certificazione fiscale e non ha effetti sugli obblighi di registrazione, liquidazione e versamento periodico e annuale dell'imposta.



L'Agenzia ricorda che, in caso di emissione di buono-acquisto utilizzabile entro tre mesi, la procedura di rettifica dei corrispettivi (imponibile e imposta) non deve essere attivata al momento della restituzione del prodotto, ma solo quando lo stesso viene effettivamente utilizzato dal cliente, tenendo conto delle diverse aliquote cui potrebbe essere soggetta la nuova operazione.


Infine, in presenza di più punti vendita, la restituzione della merce può avvenire unicamente nel punto vendita in cui è stata acquistata, per permettere all'Amministrazione finanziaria di tracciare l'iter dell'acquisto attraverso i documenti conservati nella pratica di reso.