Gli investimenti ai quali si fa riferimento sono quelli realizzati in eccedenza rispetto alla media di quelli analoghi affettati nei tre periodi di imposta precedenti.
Il decreto riguarda anche i consorzi e i raggruppamenti di imprese agroalimentari - nonché le società cooperative -. In questo caso la misura dell’esclusione dalla base imponibile aumenta al 35%. Se si tratta, invece, di investimenti pubblicitari all’estero riguardanti prodotti a indicazione geografica o oggetto di interesse di filiera, la riduzione sale al 50%.
Le modalità applicative sono comunque demandate a un decreto interministeriale che fisserà anche i criteri per rispettare i limiti di spesa a carico dello stato.