di Claudia Scorza

Nel 2021, contestualmente alla ripresa dell’economia nazionale e al venir meno delle restrizioni in seguito all’emergenza sanitaria, i consumi di spirits hanno messo a segno un +13% sul 2020 trainati sia dalle vendite in Gdo sia, in particolar modo, dai consumi fuori casa, cresciuti di oltre il +20%. È questa la fotografia del settore scattata da Nomisma per Assodistil, in occasione dell’evento che celebra a Vinitaly la nascita del Consorzio nazionale di tutela della grappa.

Con il graduale ritorno alla normalità e la ripresa delle occasioni di socialità, sono tornati a crescere anche i consumi di grappa al ristorante e in altri locali: secondo i dati NielsenIQ, nel 2021 le vendite nel cash&carry (proxy del canale Horeca) hanno messo a segno un +19%, un trend che prosegue anche nei primi mesi del 2022 (+33% a gennaio-febbraio).

In parallelo, seppur a ritmi meno ferrati del 2020, nel 2021 è proseguita l’espansione della grappa nel canale e-commerce (+15% vs 2020), mentre sono risultate in leggero calo le vendite in Gdo dopo il boom che aveva caratterizzato l’anno dello scoppio della pandemia. Negli ultimi 12 mesi il 61% degli italiani di età compresa tra i 18 e i 73 anni ha consumato in casa o fuori casa spirits, mentre il 29% grappa. A preferire la grappa sono gli uomini (43% vs 21% di donne), mentre a livello generazionale è scelta principalmente dai baby boomers (32%) e generation X (30%), seguiti da millennials (25%) e generation Z (19%).

«Al pari di quanto avvenuto per altre bevande, anche nel caso della grappa l’e-commerce inizia a ritagliarsi un proprio spazio di mercato: il 9% dei consumatori ha acquistato grappa on-line, con valori superiori tra le generazioni più giovani (generation Z e millennials), donne e consumatori con una capacità di spesa alta. A conferma di ciò il prezzo medio del prodotto acquistato online è il doppio di quello venduto nei negozi fisici», dichiara Emanuele Di Faustino, senior project manager di Nomisma, che ha curato la ricerca per Assodistil. «Sebbene sia ancora una nicchia, l’interesse per il digital è comunque alto: il 15% afferma che inizierà ad acquistare grappa online nei prossimi mesi e ben 3 consumatori su 10 utilizzano il web per cercare informazioni sulla grappa», conclude Di Faustino.