di Claudia Scorza

Ses-imagotag, società del gruppo Boe Technology e partner dei retailer per l’implementazione di soluzioni IoT negli store, ha creato Captana, una tecnologia avanzata di monitoraggio degli scaffali che permette al personale del negozio di sapere in ogni momento cosa succede all’interno del punto vendita, rilevando in tempo reale e automaticamente quando i prodotti si esauriscono. Ne abbiamo parlato con Roberto Quadroni, retail innovation & process manager di Ses-imagotag.

Cos’è Captana e come funziona?
Captana è una soluzione digitale innovativa in grado di monitorare in real-time la situazione della merce presente nel punto vendita, identificare a livello di singolo sku i prodotti posizionati a scaffale, definendone, per esempio, la localizzazione 2D o il numero di facing e rilevando proattivamente le rotture di stock. Tramite delle mini-telecamere, apparecchi IoT della grandezza di un’etichetta elettronica, collocate nelle aree di vendita, il sistema di intelligenza artificiale cattura ed elabora l’effettiva situazione dello scaffale ed è in grado di scatenare azioni immediate come l’invio di una missione di rifornimento all’operatore tramite l’App mobile Captana o altri metodi di comunicazione, consentire la consultazione visuale dello scaffale direttamente dalla piattaforma cloud proprietaria, esportare informazioni verso sistemi esterni o sviluppare nativamente analisi storiche e statistiche avvalendosi dell’archivio conservato nel minimo dettaglio all’interno del proprio cloud. Quando parlo di minimo dettaglio, intendo dire la situazione di una singola referenza in una posizione a scaffale, tracciata tipicamente su base oraria 7/24 in uno dei negozi gestiti. Da non trascurare, inoltre, la facilità di attivazione, integrazione, gestione e utilizzo del sistema nella sua interezza.

Quali sono i principali vantaggi di Captana e perché è uno strumento utile per i retailer?
Risulta evidente che l’immediatezza del rifornimento della merce in vendita porta una maggiore soddisfazione del consumatore e un incremento significativo delle vendite, considerando ovviamente una differente applicazione delle azioni per le diverse realtà commerciali e modelli di business, estendendo pertanto l’efficacia dello strumento a tutta la supply chain, fino alle analisi a consuntivo. Allo stesso tempo, l’ottimizzazione delle operazioni e il conseguente rientro dei costi, l’innalzamento della qualità dello scaffale anche in termini di rotazioni e di applicabilità di correttivi sulle giacenze dinamiche inesatte rappresentano elementi preziosi facilmente integrabili nei processi di riordino, nella validazione di indicatori previsti dai planogrammi, nelle sostituzioni assortimentali e nell’ottimizzazione dei facing, solo per citarne alcuni. Inoltre, Captana recepisce in automatico le modifiche di layout, per cui ogni giorno il sistema di AI reimposta i propri parametri in base alla nuova realtà fisica dello scaffale, inclusi murali e Pls posti dietro il tipico sportello in vetro, dove è sufficiente aver visibilità su etichette digitali e relativi prodotti/packaging.

Quanto incide l’out of stock sulle vendite dei retailer?
L’incidenza è più significativa di quanto si possa immaginare ed è spesso riferibile a merce presente in riserva o a Cedi, che viene richiesta o movimentata con tempi e modalità non efficaci. Nelle valutazioni vogliamo considerare sia studi e indicatori di riferimento come, ad esempio, il Barometro Osa Ecr, sia l’attuale situazione che evidenzia crescenti difficoltà di approvvigionamento, senza dimenticare in ogni caso le specifiche peculiarità che differenziano ogni singolo retailer e i diversi fenomeni risultanti da alcune case histories attive con Captana. Facciamo un esempio pratico e proviamo a immaginare una rottura di stock di due giorni evidenziata da un’analisi Captana su base mensile. La storicizzazione dell’Oos ci consentirà di determinare se i due giorni sono consecutivi o se sono il risultato di più rotture di stock a “macchia di leopardo”; già con questa visibilità il retailer ha modo di innescare verifiche e interventi differenti.

Può fornirci un esempio di come viene utilizzato Captana dai retailer con cui state lavorando?
In Italia abbiamo attivato il progetto Captana con più insegne di rilevanza nazionale, che hanno colto l’efficacia di un sistema innovativo collocabile all’interno dei propri processi core e con cui abbiamo avviato un percorso congiunto non solo dal punto di vista tecnico, ma anche strategico, analizzando impatti e possibilità all’interno di ogni specifico modello organizzativo. L’attenzione è principalmente rivolta all’efficacia dei metodi di rifornimento e conseguente incremento delle vendite, al contenimento dei costi a punto di vendita, all’analisi delle dinamiche commerciali e alla corretta definizione dei layout. Poi ogni realtà trova sempre ambiti differenti dove generare valore aggiunto, sfruttando una visibilità permanente dei fenomeni immediati e storicizzati. Le installazioni attualmente attive vanno a collocarsi su punti vendita di diverse metrature, dal super all’iper, e di conseguenza monitorano assortimenti da poche a decine di migliaia di referenze attive, quantitativi tipici del mondo Gdo e Do.

Avete in cantiere altre soluzioni innovative per supportare i rivenditori?
La continua evoluzione è una delle caratteristiche di base del progetto Captana che, sostenuto da uno staff internazionale e da un centro di ricerca e sviluppo dedicato, prosegue nella sua innovazione traendo spunto dalle reali esigenze riscontrate presso i retailer. È attualmente in corso un’integrazione con primari applicativi in ambito planogram e space allocation o con altri apparecchi IoT finalizzati alla lettura dettagliata nella profondità dello scaffale, sempre con l’obiettivo di mettere a disposizione del business una tecnologia efficiente e mai fine a se stessa.