Nonostante le forti difficoltà del mercato - condizionato dall’aumento di produzione e dalla marcata flessione del comparto del prosciutto – il 2005 si è chiuso per Italcarni all’insegna di un importante consolidamento strategico. Un risultato dimostrato dai numeri della produzione: 97.200 tonnellate di carni suine lavorate (+1,3% sull’anno precedente) e 681.052 capi macellati.

Continua, quindi, la crescita in dimensioni e volumi dell’azienda capitanata dal presidente e ad Gianni Mozzoni, che ha incrementato l’attività del 24% negli ultimi 5 anni e del 100% nel decennio 1995-2005, consolidando la propria leadership produttiva e strategica nel mercato nazionale, con una quota che nel 2005 ha raggiunto il 7% a valore sul totale della produzione italiana di carni suine.

Lo scorso anno, per la verità, il fatturato, attestatosi a 178,3 milioni di euro, è risultato in lieve flessione sull’anno precedente nonostante i maggiori volumi lavorati; un dato che evidenzia le pesanti ripercussioni, sui ricavi delle aziende di macellazione, dell’andamento recessivo del mercato nel 2005. La gestione chiude comunque con un utile netto pari ad euro 4,851 milioni di euro.

Sul fronte aziendale, Italcarni (200 dipendenti, cui si aggiungono oltre 100 collaboratori esterni, una base sociale composta da un centinaio di soci con oltre 300 strutture di allevamento) è stata protagonista, assieme a un complesso panorama di imprese cooperative, della costituzione della nuova Unibon SpA – holding finalizzata alla gestione della partecipazione in Grandi Salumifici Italiani - e della successiva scissione della storica cooperativa Unibon Sca. In Unibon Spa Italcarni detiene oggi una partecipazione del 27,3%.

Sempre nel 2005 Italcarni ha inoltre acquisito un’importante partecipazione in Love Carni & Foods. Obiettivo di tale operazione è la definizione degli assetti industriali e commerciali dell’attività di elaborazione dei tagli di carne suina fresca, per soddisfare le crescenti richieste del mercato su questo fronte. La presenza commerciale di Italcarni in questo segmento – strategico per lo sviluppo del business dell’azienda - e la notorietà del suo marchio “La Buona macelleria” sono progressivamente cresciute negli ultimi anni, con l’acquisizione di posizionamenti e fatturati significativi.