È oramai noto che le coste della Norvegia siano dotate delle caratteristiche essenziali per consentire agli allevamenti di salmone le migliori condizioni possibili. Gli impianti di acquacoltura, infatti, sono situati in mare aperto o in fiordi profondi dove i pesci godono di un flusso naturale di acqua marina fredda e ricca di ossigeno, offrendo l'ambiente ideale per il salmone atlantico: gli allevamenti sono gestiti in modo sostenibile e offrono ai salmoni molto spazio in cui muoversi, infatti viene garantita almeno il 97,5% di acqua per ogni 2,5% di pesce.

Il salmone viene nutrito, inoltre, con mangime di altissima qualità dove, a partire dal 1987, l’uso di antibiotici è stato drasticamente diminuito del 99%. La grande esperienza e la lunga tradizione in questo settore ha fatto sì che ogni anno gli allevatori norvegesi siano in vetta alle classifiche Coller Fairr dei produttori di cibi proteici più sostenibili.

La legislazione norvegese, inoltre, impone severe norme a sostegno degli ecosistemi e di un’acquacoltura sicura e sostenibile, supportate da certificazioni che sovrintendono la gestione degli impianti.

Ogni allevamento può operare solo su licenza e deve trovarsi in mare aperto, nelle fredde acque dei fiordi e lontani dal traffico marittimo: costanti e regolari controlli sono effettuati sugli impianti al fine di garantire l’elevata qualità dei salmoni e, per preservare l’ambiente naturale e le specie native, devono osservare un periodo di riposo al termine di ogni ciclo produttivo.