Recenti statistiche informano che ogni anno una famiglia media consuma circa 8 chili di sacchetti di plastica per la spesa e che la produzione, consumo e smaltimento dei sacchetti comportano un’emissione di circa 19 chili di CO2.  I Cuorebio (rete di oltre 260 negozi specializzati in prodotti biologici e biodinamici) da diversi anni si impegnano a contrastare questa tendenza, in largo anticipo rispetto all’obbligo di legge che ha vietato  la produzione e la commercializzazione di borse in plastica.

Già nel 2004 hanno introdotto le prime borsette in mater-bi (famiglia di bioplastiche costituite da materie prime rinnovabili di origine agricola). Per le shopper in carta si è scelta la Cartafrutta, derivata dal riciclaggio del Tetra Pak (per fare una borsa Cuorebio bastano tre brik in Tetra Pak da mezzo litro), mentre la percentuale di carta rimanente è certificata FSC (Forest Stewardship Council).

L’inizio del 2011 è stato segnato da un’altra importante novità: l’introduzione di sacchetti gratuiti, 100% biodegradabili e compostabili, accompagnati dai guanti, per l’acquisto di frutta e verdura (eliminando quindi i sacchetti in  politilene destinati, nella migliore delle ipotesi, al rifiuto secco). Sono realizzati in Biocartene derivante da materia prima a base di amido di patata, non commestibile, che pertanto non sottrae risorse destinabili all’alimentazione umana.

Oltre a portare vantaggi ambientali, quelli in Biocartene sono sacchetti perfettamente adatti allo scopo: resistenti, inodore, morbidi al tatto e, in più, riutilizzabili per la raccolta dell’umido o la conservazione domestica di altri prodotti perché, essendo naturalmente traspiranti, proteggono e non creano condensa di umidità.