di Luca Salomone

«Nel settore pubblico e nella realizzazione di opere pubbliche i tempi di autorizzazione, progettazione ed esecuzione seguono iter e procedure più complesse, più rigide e più lunghe rispetto al privato, ma non per questo si deve pensare che sia impossibile seguire un rigoroso programma cronologico: i cantieri sono operativi e le opere interamente finanziate.

«Sono soddisfatto del lavoro svolto in questi anni e dello stato attuale e auspico che Foody mercato agroalimentare Milano ritrovi la sua competitività internazionale, per confrontarci direttamente con i grandi mercati europei. Credo che Foody diventerà uno dei motori di quella che è la capitale alimentare della nostra Italia»: parola di Cesare Ferrero, presidente di Sogemi, l’azienda che, appunto, gestisce i mercati all’ingrosso meneghini.

A fine lavori, nel 2025, la superficie fondiaria sarà, secondo il masterplan, di 700.000 metri quadrati.

Un fatturato di due miliardi

Del resto, Foody, è, già oggi uno tra i più grandi e importanti mercati all’ingrosso di tutta Europa, composto da quatto quadranti che generano scambi di merci superiori a un miliardo di euro l’anno, per un transito di 5.000 individui al giorno e 10 milioni di persone servite.

Sogemi, stanca di 20 anni di immobilismo e applicando la delibera del consiglio comunale numero 12/2018, ha cambiato velocità di marcia e punta a raddoppiare il giro d’affari per salire a più di due miliardi di euro.

Il complesso ha avviato il cantiere del primo dei due padiglioni del mercato ortofrutticolo e, nel 2022, ci sono oltre 75mila mq in costruzione, con investimenti di 300 milioni di euro, fra pubblico e privato, scadenzati da qui al 2025.

La ripartizione del budget

Più in dettaglio il cantiere della piattaforma agroalimentare, targata Prologis, avrà una superficie di 11.700 mq e dovrebbe essere pronta entro maggio, con un investimento di 20 milioni di euro.

La piattaforma ortofrutticola, invece, di 15.850 mq di superficie, sarà in consegnata, da parte di Bertini costruzioni, a fine ottobre, per un controvalore di appalto di 13 milioni e 950mila euro.

Il cantiere del Padiglione 1, affidato a Itinera, ha dato il via alle opere di scavo, e il completamento è fissato per marzo 2023, per un budget di 27 milioni e 750 mila euro.

Per la rimozione dei cumuli sono stati stanziati circa 4 milioni di euro, mentre si attendono, per il ‘Progetto energia’ - produzione di energia elettrica da fotovoltaico ed energia termica tramite acqua di falda – gli esiti di una nuova presentazione delle offerte, per un valore indicativo dell’opera di 20 milioni di euro.

Il secondo padiglione ortofrutta, infine, aspetta le offerte entro il 15 marzo: la base di gara è di 43,5 milioni di euro.