di Claudia Scorza

La parola d’ordine di Bennet è “custumer experience”: far vivere il mondo dell’insegna in maniera sempre più evoluta, creativa, semplice al proprio pubblico. La presenza sui principali canali social, il nuovo sito, la piattaforma e-commerce e l’App sono state tappe fondamentali per coinvolgere maggiormente i clienti di età e profili diversi. L’arrivo su TikTok è, perciò, fondamentale per Bennet per intercettare la GenZ.

Dalla ricerca Gwi – Italia è emerso che il 64,8% delle persone che vanno a fare la spesa nella Gdo nelle regioni in cui sono presenti i punti vendita Bennet e che usano TikTok sono comprese tra i 16 e i 34 anni. La sfida ora è quella di entrare in sintonia con questa fetta di pubblico rispondendo a due delle loro esigenze primarie: far vedere quanto è facile divertirsi anche tra le corsie di un supermercato e mostrare l’essenza più giocosa e semplice di Bennet.

La catena distributiva sui social ha sempre avuto il ruolo di “facilitatore”, ossia di essere capace di semplificare non solo la spesa, ma anche la quotidianità dei propri consumatori. E, infatti, sulle property social di Bennet ciascun utente può trovare informazioni, ispirazioni e approfondimenti che lo aiutano a organizzare al meglio l’esperienza di acquisto.

Bennet entra in Tik Tok con l’hashtag #PresiBennet forever, inserendo contenuti che possano entrare in sintonia con la GenZ. Il focus è su diversi format: il “Tg Bennet”, che va in onda avendo come protagonisti i vari prodotti che si collegano in qualità di corrispondenti dai diversi reparti per raccontare agli utenti promozioni e offerte attive nei punti vendita; le “freddure da banco” per comunicare tutte le news più fresche dai punti vendita, dai nuovi prodotti alle offerte e iniziative speciali; “house of cart”, ossia un format incentrato sulla creazione di un tema che possa caratterizzare la spesa corredato da consigli mirati; “pack oh my pack”, in cui si andranno a ricercare le etichette più d’impatto che verranno declinate in musica e in rima; “Bennet Pov”, dedicato alle parodie dei comportamenti più divertente in cassa; “guess my job”, dove ci saranno domande di ogni genere poste ai dipendenti dai consumatori con lo scopo di far risalire alla mansione del dipendente attraverso quelle domande.