Nel commercio elettronico vincono, inutile dirlo, i pure player, siano essi marketplace o colossi multinazional e specializzatii: così in testa, nel nostro Paese, si piazzano, nell’ordine, Amazon, eBay e Zalando, i più popolari degli ultimi mesi.

A dirlo è Casaleggio Associati che anticipa i primi dati dell’annuale ricerca "E-commerce in Italia”, che verrà presentata il 7 Maggio.

Tuttavia, anche i grandi specialisti dell’elettronica, nati e tuttora molto forti nel commercio fisico, non possono certo lamentarsi.

Così, dopo i tre big, incontriamo, nell’ordine, Mediaworld, Ikea, UniEuro e Leroy Merlin, seguiti però, da un nativo digitale, come, ManoMano e poi da due grandi ‘ibridi’, ossia Microsoft, che è, in massima parte un produttore e che è uscito dal retail fisico, e da Apple Store, che mantiene invece saldamente in mano la propria rete di negozi reali, non certo capillare, anche perché prestigiosa.

Da notare ancora il peso di un grande del commercio fisico, Decathlon, oltre 130 store e megastore nel nostro Paese, che ha saputo, in anni e in tempi non ‘sospetti’ diventare un grande anche su Internet e che riporta un 13° posto, battendo, anche se per una sola posizione, il pure player E-Price e la piattaforma AliExpress, in quindicesima posizione.

Per trovare un esponente della Gdo generalista dobbiamo arrivare alla posizione 41, dove si piazza Carrefour, anch’esso molto propenso a investire sul canale tecnologico non certo da ieri.

Eurospin, attivo con il proprio e-commerce non food, si qualifica 47° superando largamente Esselunga, che, pur nella top 100, è 59ª, forse per un vissuto di prezzo che, pur essendo ottimo, non può, ma nemmeno intende posizionarsi come un discount.

“Dopo un anno di pandemia i rapporti di forza tra i vari settori si sono ribaltati relegando più in basso il turismo – spiega il presidente, Davide Casaleggio -. Il fine lockdown, tuttavia, tornerà a premiare tutti i settori grazie a milioni di italiani che per la prima volta hanno acquistato on line. In cima alla classifica, come visto, si posizionano sempre i grandi brand che nell'ultimo anno hanno aumentato gli investimenti rendendo sempre più costoso lo scontro diretto”.

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Nota metodologica: il ranking è basato su stime di dati reperibili online, non ha valore statistico ma è indicativo dei rapporti di forza esistenti tra i vari player nei diversi settori. Oltre alla stima dei visitatori unici al mese provenienti dall’Italia, vengono considerati il tempo trascorso sul Website, la frequenza di rimbalzo e la stima della rilevanza del brand.