Mercato Centrale, il progetto italiano firmato dall'impernditore Umberto Montano, in collaborazione con il gruppo Human Company della famiglia Cardini-Vannucchi, si affaccia sull’arena internazionale.

Con l’apertura di Milano, lo scorso 2 settembre, si è compiuto il primo piano industriale e, superato il periodo pandemico, la società torna a programmare il suo sviluppo individuando, quale primo sbocco estero, la città di Melbourne, capoluogo dello stato federato di Victoria, nel sud est dell’Australia.

Il progetto nasce grazie alla partnership commerciale siglata con l’imprenditore australiano Eddie Muto, già proprietario del gruppo Barman&Larder e noto in Australia per aver lanciato diversi format dell’ospitalità e della ristorazione. L’intesa ha portato Mercato Centrale Australia, a disegnare un piano di sviluppo per tutto il Paese, con possibili opzioni anche in Nuova Zelanda e a Singapore.

Il primo progetto, pensato per Melbourne, sorgerà all’interno dello storico McPherson’s Building degli architetti S.P. Calder, Reid and Pearson (1935), esempio dello stile moderno e lineare della città e, a sua volta, derivato dall'architettura europea degli anni Venti e Trenta, in particolare dalla scuola Bauhaus. Molto suggestiva è la facciata con le sue aree espositive ad alta visibilità.

Situato al 546 di Collins Street, nel cuore del Central business district e a pochi passi dalla stazione di Southern Cross, hub ferroviario principale della città, Mercato Centrale Melbourne occuperà il McPherson’s building quasi per intero, per una superficie totale di più di 3.000 mq, ospitando 20 botteghe su tre piani. L’inaugurazione è prevista entro la fine del 2022.

Spiega Montano: «Se il cibo italiano è considerato a giusta ragione il più buono del mondo, a mio parere non si tratta solo di una questione di gusto, ma anche di civiltà. La bontà della nostra cucina si fonda sulla tradizione e sull’artigianalità. Fuori dall’Italia è ancora più necessario che la tradizione non vada perduta, ma che anzi divenga scuola su cui edificare progetti di sviluppo sempre più ambiziosi della cultura del nostro cibo. È stupefacente, per me, prendere atto che a Melbourne vi sia un solido giacimento della cultura del cibo artigianale italiano, una gran quantità di giovani molto appassionati che potranno trovare in Mercato Centrale un luogo di espressione ottimale».

Oggi Mercato Centrale è presente, oltre che a Milano Stazione Centrale, a Firenze, al primo piano del mercato coperto di San Lorenzo, ancora a Firenze presso il centro commerciale I Gigli - con ‘Ai banchi del Mercato Centrale -, a Roma Termini e a Torino Palafuksas. Una rete che, ben prima dell’opening di Milano, cioè nel 2019, aveva, secondo le stime, più di 10 milioni di visitatori annui.

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