Il mercato della pubblicità crescerà a una velocità doppia rispetto a quanto previsto da Upa all’inizio dell’anno, mettendo a segno un +8 per cento. Questo trend consentirà di riportare gli investimenti annui sopra gli 8 miliardi, recuperando quasi interamente la contrazione registrata nel corso del 2020 a causa della pandemia e delle limitazioni alla mobilità.

È questo il messaggio lanciato da Lorenzo Sassoli de Bianchi, presidente di Upa, con la sua relazione in occasione dell’evento annuale dell’Associazione che rappresenta le più importanti aziende che investono in pubblicità e comunicazione nel nostro Paese.

“La pandemia ci ha procurato un trauma che per molti di noi è stato senza precedenti. Oggi possiamo dire che siamo usciti dalla fase critica, anzi assistiamo a una rabbiosa voglia di crescita anche nella comunicazione – afferma Sassoli -. Riprendono i consumi, torna la fiducia, il Pil rimbalza, e il mercato della comunicazione ritorna al centro come veicolo potente di sviluppo nell’economia del Paese”.

“Abbiamo di fronte una grande sfida che richiede un salto di qualità del sistema Paese in tutti i suoi comparti. La tecnologia sta permeando ogni ambito di vita e la pandemia ha fatto capire a tutti noi l'importanza di avere uno smartphone, un tablet o un altro schermo per collegarsi alla rete. Grazie al web durante la pandemia abbiamo avuto accesso a servizi essenziali e abbiamo assistito a un’accelerazione, di intensità mai vista prima, dell’economia digitale. È in atto la trasformazione digitale di tutti i comparti della nostra vita che vede, però, l’Italia scontare un ritardo da colmare rapidamente”.

I pronostici sono confermati dai dati Nielsen relativi ad aprile 2021, che ha archiviato un +82.7% rispetto allo stesso periodo del 2020, portando la raccolta del 1°quadrimestre a +14,8 per cento. Dati trainati soprattutto dalla Tv, che ha messo a segno un +88,3% e chiuso il bilancio dei primi 4 mesi con un +19,7 per cento.