Dagli imballi in cartone riciclato all’irrigazione dei vigneti, dall’energia prodotta dall’impianto di cogenerazione ai pallet second hand. L’impegno ambientale di Monari Federzoni segna nuovi traguardi e si prefigge obiettivi a 360° sui fronti delle risorse naturali, del packaging e della produzione.

A partire dalla coltivazione delle uve utilizzate per ottenere i mosti per l’Aceto balsamico di Modena igp, l’azienda ha investito in innovazioni che consentono di ridurre il consumo di risorse naturali. Grazie a una centralina metereologica che fornisce in tempo reale dati chimico-fisici, il 50% dei vitigni viene irrigato a goccia, sistema che permette un importante risparmio idrico e che, nel corso del 2021, sarà esteso anche ai nuovi 7 ettari di vigneti di prossimo impianto.

L’attenzione all’ambiente di Monari Federzoni non può prescindere dal packaging. Le bottiglie sono realizzate con il 65% di vetro riciclato, mentre gli imballi in cartone dei prodotti con il 75% di cartone riciclato. Entro il 2021, da tutti i prodotti biologici verranno eliminate le capsule termoretraibili in PVC e tutta la carta per etichette e imballi in cartone sarà certificata FSC.

Sotto il profilo energetico il 100% dell'energia acquistata proviene da fonti rinnovabili certificate, ma l’azienda si è attivata anche per autoprodurre parte dell’energia necessaria ai propri processi produttivi installando, nel 2013, un impianto di cogenerazione alimentato a oli vegetali che produce 3,4 milioni di Kw di energia da fonti rinnovabili. Una quantità di energia in grado di alimentare 1.000 unità abitative in cui vivono 4 persone e quindi soddisfare il fabbisogno di 4-5 mila persone. Inoltre, a partire dal 2018 è stato ridotto del 60% il consumo di energia per illuminare lo stabilimento, grazie all'installazione di lampade a LED, che, nel corso del 2021, saranno utilizzate per la sostituzione completa di tutte le lampade interne ed esterne.