di Claudia Scorza

Dopo un 2020 penalizzato dalla crisi generale indotta dalla pandemia e un 2021 complesso, Fercam è riuscita a superare i valori pre-Covid, chiudendo l’anno con un fatturato record di 943 milioni di euro, pari a +16% rispetto all’anno precedente.

Il settore air&ocean ha registrato le migliori performance: le limitate capacità di carico e noli conseguentemente aumentati hanno avuto, grazie ad una rete affidabile ed efficiente, effetti positivi sul fatturato del comparto con un aumento eccezionale del 56%.

«Forti partnership di lunga data con i nostri corrispondenti oltreoceano e nel Far East ci hanno garantito disponibilità di carico aereo e marittimo anche in situazioni difficili e si sono tradotte in affidabilità e certezza di servizio per i nostri clienti», afferma Hannes Baumgartner, amministratore delegato di Fercam.

È risultato particolarmente favorevole l’andamento del full truck load (Ftl), business unit storica e più importante dell’azienda, che da sola costituisce il 52% del fatturato aziendale. Nonostante la generale mancanza di autisti sul mercato, accentuata in questi ultimi mesi anche dalla crisi ucraina, Fercam è tuttora in grado di affrontare questa difficoltà tramite programmi su misura per la formazione professionale dei propri autisti e tramite massicci investimenti in un parco mezzi innovativo e tecnologicamente all’avanguardia a garanzia della massima sicurezza, dotando tutti gli automezzi di dispositivi di assistenza alla guida che rendono più agevole e sicura la professione.

Anche la divisione distribution ha registrato l’aumento dei volumi, dovuto anche a un sempre più esplosivo sviluppo dell’e-commerce, avviato fin dai primi mesi della pandemia. La crescita del settore ha segnato un aumento del +10,5% rispetto all’esercizio precedente. Da questo incremento è stato positivamente influenzato anche tutto il comparto logistica.

Inoltre, nel corso del 2021 è cresciuto il giro d’affari del settore traslochi e la gestione documentale archivi, grazie anche all’acquisizione di un’azienda storica del settore, la Vinelli&Scotto, specializzata nell’iternational moving. Hanno lentamente ripreso la propria attività anche i settori fine art e fairs&events, totalmente bloccati nel 2020 e nel primo semestre 2021.

Nonostante un clima generale di incertezza, nel 2021 e nei primi mesi del 2022, l’azienda ha proseguito con i propri programmi di investimento, concentrandosi sia sul rafforzamento della propria rete con nuove sedi di filiali, sia sulla sostenibilità dei propri impianti con un programma di relamping al Led di molte sedi, atto all’abbattimento dei consumi energetici.

Nel 2021 sono state trasferite in nuove sedi con innovativi magazzini le filiali di Como, Cuneo e Udine, mentre a causa delle limitazioni degli spostamenti fisici imposti dalle misure anti Covid, è stata, per la prima volta nella storia dell’azienda, aperta completamente da remoto, una nuova filiale a Helsingborg in Svezia. Recentissime le aperture a Valencia e Francoforte, che hanno portato a 101 il numero delle filiali di proprietà dell’operatore altoatesino.

Inoltre, Fercam ha investito in un parco automezzi tecnologicamente all’avanguardia e sostenibile, sia di motrici per i trasporti internazionali che di furgoni destinati alla distribuzione urbana; tali investimenti sono esclusivamente concentrati sull’innovazione tecnologica per garantire massima sicurezza e sostenibilità nell’esercizio delle proprie attività e per la riduzione dei consumi. Anche per i combustibili prosegue la sperimentazione, ovvero l’impegno per l’adozione di combustibili alternativi/sostenibili quali Lng, Biogas e Hvo.